Aggredito con il machete per gelosia, medici per salvare il ventenne costretti ad amputargli la gamba

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Gli hanno mozzato la gamba sinistra a colpo di machete. Motivo? Avance non richieste e spregiudicate, una foto osé che la vittima aveva inviato via whatsapp, nei giorni precedenti, alla fidanzata dell’aggressore. Come a dire «Qui a Mirafiori Nord comando io».

Sarebbe questo, almeno in parte, il movente dell’aggressione a colpi di machete che è costata la perdita della gamba sinistra a un ragazzo torinese di 23 anni, ferito con diversi fendenti lunedì sera in via Panizza, mentre tornava a casa con la fidanzata in monopattino.

I medici del Cto di Torino martedì sera, dopo due interventi in 24 ore, lo hanno dovuto portare in sala operatoria per la terza volta e gli hanno dovuto amputare la gamba sinistra sotto al ginocchio, per salvargli la vita.

I due tentativi precedenti di rivascolarizzazione dell’arto, offeso dai colpi di machete, non hanno dato i risultati sperati. Il ragazzo è ancora intubato e ricoverato nel reparto di terapia intensiva, in prognosi riservata.

Gli aggressori, due torinesi parte della stessa comitiva, dopo aver colpito sono scappati a bordo di uno scooter T-Max e si sono dati alla latitanza: non sono più tornati a casa dalle loro famiglie. Gli investigatori della squadra Mobile li cercano a Torino.

Ieri hanno interrogato i famigliari e la fidanzata del ferito: ma la pista delle presunte avance alla ragazza del rivale, e della sete di vendetta dell’ aggressore, non convince del tutto gli investigatori.

La “questione d’onore” tra membri della stessa comitiva continua a rimanere una ragione troppo debole agli occhi degli agenti per motivare una reazione tanto violenta. A maggior ragione considerato che l’aggressione non è consumata in un contesto criminale.

Il ragazzo ferito ha solo dei piccoli precedenti per droga, e delle segnalazioni come assuntore di cannabis. Nulla di più.

Nessun precedente di rilievo neppure per quanto riguarda i due aggressori. La fidanzata della vittima ha riconosciuto il giovane passeggero che è sceso dalla moto e ha inferto i colpi di machete.

Il 23nne ferito martedì ha subito l’amputazione della gamba sinistra, appena sotto al ginocchio dopo aver rischiato di morire dissanguato sul marciapiede a due passi da casa.

La ragazza che era con lui ha subito allertato il 112. I residenti hanno sentito le urla del ferito che perdeva sangue.

Il ragazzo è ancora vivo grazie alla prontezza di riflessi di un operaio dell’Anas, che lunedì sera passava in via Panizza e l’ha soccorso stringendogli una cintura a monte del taglio, per fermare l’emorragia.

Sono corsi ad aiutarlo anche due carabinieri liberi dal servizio, che hanno messo un bastone dentro la cinghia per stringere la presa ed evitare che il ventitreinne morisse dissanguato.

Poi l’équipe del 118 ha intubato il giovane e l’ha trasportato al Cto dove è stato operato per rivascolarizzare la gamba.

Mentre la polizia ha avviato la caccia ai due aggressori armati di machete in sella a un T-Max.

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