Alabama, dall’Onu all’Ue il mondo condanna gli Usa: “Una cavia”, “Possibile caso di tortura”

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Alle 3,25 ore italiane il detenuto Kenneth Smith è stato giustiziato in Alabama con la maschera di azoto puro. Smith è rimasto cosciente per diversi minuti e all’inizio tremava e si contorceva sulla barella. “Stasera l’Alabama – ha detto Smith prima di morire – fa compiere all’umanità un passo indietro. Me ne vado con amore, pace e luce, vi amo”. Quello avvenuto nel centro correzionale Holman di Atmore è il primo caso al mondo di pena capitale eseguita con questo metodo, che provoca un lento soffocamento.

“Mi rammarico profondamente per l’esecuzione di Kenneth Eugene Smith in Alabama, nonostante le serie preoccupazioni che questo nuovo e non testato metodo di soffocamento mediante gas di azoto possa equivalere a tortura o a un trattamento crudele, inumano o degradanti”, ha affermato l’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Turk. “La pena di morte è incompatibile con il diritto fondamentale alla vita. Esorto tutti gli Stati a mettere in atto una moratoria sul suo utilizzo, come passo verso l’abolizione universale”, ha aggiunto Turk in una dichiarazione resa nota oggi a Ginevra.

Usa, via libera dai giudici. Stasera in Alabama la prima esecuzione con la maschera ad azoto puro

Parole chiare anche da parte dell’Unione Europea. Bruxelles esprime “profondo rammarico” per “l’esecuzione di Kenneth Eugene Smith avvenuta ieri nello Stato dell’Alabama, costringendo il detenuto a respirare azoto puro”. “Secondo i maggiori esperti, questo metodo è una punizione particolarmente crudele e insolita”, scrive il Servizio d’azione esterno dell’Ue. “L’Ue si oppone fermamente alla pena di morte in ogni momento”.

Amnesty International definisce invece Smith una cavia. “Premesso che nessun metodo di esecuzione è indolore o incruento, qui è stato raggiunto un livello peggiore. Smith è stato una cavia su cui è stato testato un nuovo metodo che, inspiegabilmente, la Corte suprema non ha considerato incostituzionale ai sensi dell’Ottavo emendamento, che vieta le pene crudeli”. Lo denuncia in una nota Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia. “Pompare azoto per molti minuti per togliere ossigeno è una cosa terribile, una sofferenza atroce. Sembra quasi che la Corte abbia deciso di vedere come andava a finire con Smith per poi, eventualmente, vietare esecuzioni successive. Un esperimento nell’esperimento, dunque”.

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“L’Alabama ha introdotto il metodo dell’ipossia da azoto nel 2018, così come Oklahoma e Mississippi. Gli scienziati hanno preso la parola contro questa pratica, hanno letto la procedura e hanno confermato che si tratta di un metodo di esecuzione crudele. Gli esperti delle Nazioni Unite lo hanno equiparato alla tortura. Del resto, non viene usato per abbattere gli animali. Ma per le autorità dell’Alabama è andato tutto bene”, conclude il portavoce di Amnesty.

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