Berrettini si ritira dagli Australian Open: non giocherà contro Tsitsipas

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Niente Australian Open per Matteo Berrettini. Alla vigilia dell’esordio il tennista romano si è ritirato da Melbourne per un infortunio al piede destro. Non giocherà contro Stefano Tsitsipas, il numero 7 del mondo: la partita era in programma nella notte fra domenica e lunedì. Al suo posto il belga Zizou Bergs.

L’annuncio è stato dato dagli organizzatori all’alba italiana: “Matteo Berrettini si è ritirato dal per un infortunio al piede destro. Verrà sostituito nel tabellone da Zizou Bergs. A lui auguriamo una pronta guarigione”.

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Berrettini non gioca dal 31 agosto, quando si infortunò alla caviglia nel secondo turno degli Us Open contro il francese Arthur Rinderknech.

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Quali sono le considerazioni? La prima, che il romano ci ha provato fino alla fine. Vuole tornare, vuole giocare a tutti i costi. Ma, purtroppo, deve ancora fare i conti con il proprio corpo che non gli dà il via libera. Non si conosce ufficialmente e definitivamente la diagnosi del problema al piede e, alla fine, viene da pensare che ha fatto la scelta giusta, seppur dolorosa (sul piano sportivo, e perfino economico se vogliamo) di non giocare.

Il problema al piede, peraltro, fa tornare in mente quelle che erano le preoccupazioni che riguardavano Berrettini da giovane, e cioè che era un gigante che poggiava su delle caviglie sottili. In effetti, Matteo ha sempre fatto uso di cavigliere (come anche Sinner…) per dare maggiore stabilità ai piedi durante i movimenti. E, per la verità, non ha mai avuto riscontri negativi: i suoi infortuni hanno riguardanti altre parti.

Però, a settembre, agli ultimi US Open, quella maledetta caduta durante il match contro il francese Rinderknech ha rovinato tutto. Quella caviglia distorta lo ha fermato per il resto del 2023, e sta ostacolando il suo ritorno in campo.

Vederlo, come una tigre in gabbia, tifare e assistere al trionfo degli altri azzurri a Malaga, in Coppa Davis, ha confermato il suo amore, la sua passione per il tennis. La sua voglia di riscatto, il suo slancio per fare ancora qualcosa di buono.

Era volato comunque in Australia, probabilmente per non lasciarsi rimorsi dietro. Si è allenato (proprio con Tsitsipas, contro cui il sorteggio lo aveva messo di fronte), ma non deve essersi sentito a proprio agio.

E, dunque, ha ripetuto la decisione di Nadal, che s’è ritirato dopo aver avvertito problemi a Brisbane. Adesso il ritorno in Europa, e i tornei indoor che possono aiutarlo, con il suo stile di gioco, per la risalita in classifica. A patto che ci sia la salute.

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