Cartelle esattoriali, fino a 120 rate per i pagamenti al Fisco. Ecco come potrà funzionare

Pubblicità
Pubblicità

MILANO – Tempi più lunghi per saldare i propri debiti con il Fisco. È quanto sancisce il decreto legislativo sulla riscossione approvato ieri dal consiglio dei ministri. Ecco cosa prevede e come potrebbe funzionare.

Le nuove rate

Il meccanismo previsto dal governo prevede un sistema graduale. Attualmente i contribuenti possono chiedere già all’Agenzia delle Entrate una rateizzazione fino a 72 rate mensili delle cartelle. Con le nuove norme, se la cifra dovuta è inferiore ai 120 mila euro, è previsto aumento progressivo delle rate ogni biennio,

Chi presenterà richiesta nel 2025 potrà ad esempio arrivare fino a 84 rate, nel 2027 il tetto salirà a 96 euro e nel 2029 arriverà a 108. Sarà il Mef a valutare – monitorando gli effetti delle nuove norme sui conti pubblici – se concedere di arrivare fino a 120 rate dal 2031. Sopra i 120 mila euro non basterà più invece una “semplice richiesta”, ma il contribuente dovrà documentare – in modalità ancora da definire – l’effettivo stato di difficoltà.

Come rateizzare le cartelle

In attesa dell’entrata in vigore del provvedimento, restano in vigore le modalità attuali. Fino a 120 mila euro i contribuenti possono presentare una domanda di rateizzazione dei propri debiti in 72 rate. Il piano può prevedere rate costanti nel tempo o rate variabili di importo crescente per ciascun anno. Il beneficio decade con modalità diverse a seconda delle tempistiche. Con il mancato pagamento di 18 rate anche non consecutive per le rateizzazioni in essere all’8 marzo 2020, 10 rate per quelle concesse dopo l’8 marzo 2020 e richieste fino al 31 dicembre 2021 e 5 rate, sempre non consecutive, per le rateizzazioni presentate e concesse successivamente al 1 gennaio 2022.

Pubblicità

Pubblicità

Go to Source

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *