Chef stellato licenziato dall’hotel di lusso di Biarritz. “Nonnismo sull’aiuto cuoco: legato nudo a una sedia e abusato per ore”

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Le ragioni dell’allontanamento dello chef stellato Aurélien Largeau, 31 anni, dalle cucine del prestigioso Hôtel du Palais, il cinque stelle della catena Hyatt a Biarritz, sono ancora da accertare ma, secondo le immagini prima circolate e poi scomparse dai social e i racconti di diversi testimoni, il cuoco avrebbe maltrattato il suo aiuto-cuoco davanti all’intera brigata infliggendogli atti di nonnismo.

I fatti riportati da “Sud Ouest”

La quiete lussuosa della costa a Sud-Ovest della Francia è stata scossa dal “preoccupante incidente”, così lo ha definito il portavoce della catena di hôtellerie americana Hyatt che ha confermato il licenziamento di Largeau. Diversa la versione della stampa locale che parla di “umiliante nonnismo” nei confronti di un assistente in cucina, il tutto ripreso in un filmato.

La procura della città vicino a Bayonne, che al momento non ha ricevuto alcuna denuncia, ha dichiarato all’Afp di aver aperto un’indagine preliminare con l’accusa di aggressione e violenza sessuale. Secondo il quotidiano locale Sud Ouest, lo chef avrebbe lasciato l’hotel il 21 dicembre dopo tre anni alla direzione delle cucine del ristorante gastronomico per il quale è stato decorato con una stella Michelin lo scorso anno.

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La versione di Largeau

Contattato dal canale BfmTv, Largeau ha parlato di affermazioni “diffamatorie e false” e di “un attacco mostruoso al suo onore e alla sua formidabile squadra”. E sul suo account social punta il dito contro la stampa, colpevole di non aver chiesto la sua versione, e annuncia di aver affidato il caso ai suoi avvocati.

Alcune ore dopo è arrivata anche la versione della presunta vittima che ha affidato a France Bleu Pays Basque la sua versione parlando di “linciaggio mediatico nei confronti di Largeau”, e aggiungendo che non si è trattato di nonnismo “ma di un semplice scherzo tra amici”. Lucas, questo il nome dell’assistente, ha inoltre confermato le sue dimissioni dovute “a una scelta professionale personale” e non ai fatti del 2 dicembre. Attualmente risulta in servizio al ristorante Espadon del Ritz di Parigi.

Intanto in giornata sono state ascoltati dalla procura una ventina di testimoni.

L’aggressione nelle cucine dell’hotel

Sempre secondo il quotidiano francese l’aggressione risalirebbe al 2 dicembre scorso. In quella occasione Largeau avrebbe legato nudo a una sedia un giovane aiuto cuoco, inserendogli una mela in bocca e una carota nel fondoschiena. Il ragazzo sarebbe rimasto così per ora, in mostra davanti all’intera brigata alla presenza di Largeau.

La scena è testimoniata da un video circolato sui social prima di essere rimosso. “La direzione dell’Hôtel du Palais è stata informata del preoccupante incidente avvenuto nei locali dell’hotel e delle immagini che sono circolate”, ha dichiarato all’agenzia francese Afp un dirigente del gruppo Hyatt. “Questo incidente non riflette i valori che sosteniamo – ha aggiunto – è stata condotta un’indagine e sono state prese le decisioni appropriate”.

Nel caso rientrerebbe anche il Comune di Biarritz, principale azionista della società semipubblica proprietaria dell’hotel la cui gestione del personale è delegata al gruppo Hyatt, che – contattato dall’Afp – ha preferito non commentare la vicenda.

Chi è Aurélien Largeau

Prima di assumere nel 2020 la direzione del ristorante dell’Hôtel du Palais, Largeau è stato aiuto-cuoco dello chef Jean-Marie Gautier, nelle stesse cucine e nello stesso ruolo della persona che avrebbe aggredito.

Originario di La Rochelle, si è formato in importanti cucine francesi per poi affiancare alcuni chef Michelin fino alla nomina di “Giovane Talento” da Gault&Millau nel 2019. Poi nel 2020 avvia la direzione delle cucine dell’Hôtel du Palais, ottenendo la stella, una valutazione di 16/20 e il trofeo “Grand de Demain” di Gault&Millau.

Il caso a Le Pre Catalan nel 2019

Una realtà, quella delle violenze nel mondo della ristorazione, da tempo denunciata in vari ambienti da alcune associazioni e chef rinomati. Nel 2019 a Parigi, nelle cucine del ristorante stellato Le Pre Catelan un aiuto cuoco era stato licenziato dopo aver bruciato ripetutamente un giovane apprendista con un cucchiaio incandescente.

L’episodio aveva spinto alcuni cuochi e star della televisione francese come Cyril Lignac a denunciare i casi di maltrattamenti subiti nella loro formazione spiegando che l’ambiente delle cucine, popolato spesso da soli uomini, può diventare molto violento.

In seguito alle violenze a Le Pre Catelan, l’ex due stelle Gérard Cagna aveva redatto un manifesto “per il rispetto dell’integrità fisica e psicologica dei giovani cuochi” dal titolo “Touche pas à mon commis”.

Il MeToo della ristorazione

A subire il nonnismo e i maltrattamenti nel mondo dell’alta ristorazione non sono soltanto gli uomini ma anche le donne che denunciano da anni anche casi di sessismo e disparità salariale. Respecte Ta Cuisine è un’associazione francese che dal 2021 si batte per denunciare quello che è stato definito il “MeToo della ristorazione” facendo luce sugli episodi di violenza di genere e disuguaglianza anche nelle scuole alberghiere.

Da questa esperienza le chef Marion Goettlé e Manon Fleury nel 2020 hanno fondato l’associazione Bondir.e per sensibilizzare, anche attraverso la stampa, e realizzare incontri di prevenzione per gli studenti del settore alberghiero e della ristorazione. “Un caso come quello di Aurélien Largeau non fa che dimostrare quanto il nostro operato sia necessario”, hanno dichiarato i portavoce di Bondir.e.

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