Clara a Sanremo 2024: “Sono come Crazy J di ‘Mare fuori’, ho la musica nel sangue”

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Ventiquattro anni, professione cantante e attrice, un ruolo nella seguitissima serie Mare fuori (è la trapper Giulia Crazy J), interprete e autrice di diversi brani tra cui il tormentone Origami all’alba, una vittoria a Sanremo giovani dello scorso dicembre (assieme ai Bnkr44 e ai Santi Francesi) con il brano Boulevard e, ora, il debutto tra i Big al settantaquattresimo Festival di Sanremo: lei è Clara Soccini, in arte Clara, 24 anni, in gara con Diamanti grezzi. “Parla di tutti noi, della crescita, delle incertezze – ha dichiarato alle telecamere di RaiPlay parlando della sua ultima opera – e di cosa significa maturare, crescere”.

Clara di ‘Mare fuori’ e la sua Crazy J: “Ho rubato il brano e ho fatto una cattiveria, forse poteva salvare chi l’ha scritto”

Un successo nato proprio al carcere minorile di Nitida, a Napoli, in Mare fuori: “Sono molto grata di aver partecipato a Mare fuori, perché ha sicuramente dato un trampolino di lancio a quella che è la mia musica, a quella che è la mia passione – aveva rivelato Clara ai microfoni di Radio Deejay – Sono felicissima di aver portato in scena Giulia perché come me ha questa grande passione per la musica, che l’ha salvata e che ha salvato anche me quando ero più piccola”. Un personaggio, quello dell’aggressiva e turbolenta Crazy J, che nella serie ruba e incide proprio quella Origami all’alba che ha fatto fare il grande salto a Clara: “Sono felicissima e sorpresa del successo che sta avendo Origami all’alba e spero sia un inizio di qualcosa di ancora più grande – ha ammesso la cantante – Il titolo? Mi è venuto in mente mentre ero in studio con Matteo Paolillo, mi dava l’idea di nostalgico. Sono una persona che riflette molto di notte e gioco con i pezzi di carta. Ho detto: ‘Origami all’alba è perfetto’”.

Clara, da ‘Mare fuori’ a Sanremo giovani. “Una canzone per ricordare che nessuno si salva da solo”

Ruolo di Crazy J a parte, però, è discografico il percorso in cui Clara vorrebbe oggi concentrarsi: “Ci tengo sempre a dire che il mio mondo è quello della musica, ovviamente non mi precludo niente, però nasco come cantante e la musica è la mia passione”. Perché “il canto da sempre è stato un modo di evadere dalla realtà ma anche un modo terapeutico per sfogarmi”, aveva confessato a RaiPlay poco prima della sua partecipazione a Sanremo giovani, “canto da quando ne ho memoria, da piccola mi chiudevo in camera, giravo il biberon e creavo l’eco cantando parole inventate. Poi, crescendo, ho iniziato a scrivere quello che mi succedeva, quello che vedevo, e pian piano sono arrivata qua”.

E con in mente La notte di Arisa, sua canzone preferita della storia della kermesse, Clara è ora pronta a varcare la soglia dell’Ariston. E ad Amadeus dice: “Ad Amadeus vorrei dire grazie per aver creduto in me, per avermi dato quest’opportunità che sfrutterò al massimo, perché non do niente per scontato. Non è scontato che io sia qua, quindi grazie”.

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