Crotone: barcone si spezza in mare, strage di migranti: “Eravano in 250”. Recuperati 40 corpi. Meloni: profondo dolore, non speculare sui morti

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Un bilancio che sale di ora in ora, con decine e decine di dispersi in mare. Un barcone che trasportava, secondo le testimonianze, 250 persone in arrivo da Iran, Pakistan e Afghanistan non ha retto al mare molto agitato e si è schiantato contro gli scogli a pochi metri dalla costa di Steccato di Cutro. Sono al momento 40 i cadaveri, tra cui quelli di molti bambini, recuperati da Capitaneria di porto e Guardia di Finanza. 

Le motovedette sono impegnate in mare alla ricerca di sopravvissuti. Sul posto sono accorsi anche uomini della polizia e dei carabinieri, oltre a personale della Croce rossa. Il governatore Occhiuto ha attaccato: “La Calabria è in lutto, dove è l’Europa?”. Il sindaco di Cutro, tra i primi ad accorerre, ha spiegato: “Erano già arrivati dei migranti, ma non c’era mai stata una tragedia di queste dimensioni”.

Piantedosi: “Fermare le partenze”

“Il naufragio avvenuto al largo delle coste calabresi mi addolora profondamente e ci impone innanzitutto il profondo cordoglio per le vite umane spezzate”. Ad affermarlo e’ il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che forse già oggi potrebbe arrivare in Calabria. “E’ una tragedia immane – continua il titolare del Viminale – che dimostra come sia assolutamente necessario contrastare con fermezza le filiere dell’immigrazione irregolare, in cui operano scafisti senza scrupoli che pur di arricchirsi organizzano questi viaggi improvvisati, con imbarcazioni inadeguate e in condizioni proibitive. E’ fondamentale proseguire in ogni possibile iniziativa per fermare le partenze e che non vengano in alcun modo incoraggiate traversate che, sfruttando il miraggio illusorio di una vita migliore, alimentano la filiera dei trafficanti e determinano sciagure come quella di oggi”.

Meloni: esigiamo collaborazione degli Stati partenza

La presidente del consiglio, Giorgia Meloni, esprime “il suo profondo dolore per le tante vite umane stroncate dai trafficanti di uomini. E’ criminale mettere in mare una imbarcazione lunga appena 20 con ben 200 persone a bordo e con previsioni meteo avverse. E’ disumano scambiare la vita di uomini, donne e bambini col prezzo del ‘biglietto’ da loro pagato nella falsa prospettiva di un viaggio sicuro. Il governo è impegnato a impedire le partenze, e con esse il consumarsi di queste tragedie, e continuerà a farlo, anzitutto esigendo il massimo della collaborazione agli stati di partenza e di provenienza. Si commenta da sé l’azione di chi oggi specula su questi morti, dopo aver esaltato l’illusione di una immigrazione senza regole”. Così palazzo chigi in una nota.
 

Ottanta superstiti nel naufragio, 21 in ospedale

Sono 80 i migranti superstiti al naufragio del barcone sul quale si trovavano avvenuto in Calabria. Ventuno di loro sono stati portati nel pronto soccorso dell’ospedale di Crotone, mentre gli altri sono ancora sul posto in attesa di essere trasferiti al Cara di Isola Capo Rizzuto, a pochi chilometri dal luogo della tragedia.

I superstiti: “Sulla barca eravamo in 250”

É destinato ad aggravarsi pesantemente il bilancio delle vittime del naufragio di migranti a “Steccato” di Cutro. I circa cinquanta superstiti trovati sulla spiaggia hanno raccontato ai soccorritori, infatti, che sul peschereccio su cui viaggiavano, che si è spezzato in due a causa del mare molto mosso, erano almeno in 250. L’ipotesi che viene fatta da investigatori e soccorritori è che le vittime del naufragio siano dunque molte di più delle accertate fino adesso.

Le vittime su barca spezzata in due da onde

Erano su un’imbarcazione che è stata spezzata in due dalle onde, in una situazione di mare molto mosso, i migranti in arrivo da Iran, Pakistan e Afghanistan morti all’alba di oggi a “Steccato” di Cutro, nel Crotonese. Le persone che si trovavano sull’imbarcazione (si sarebbe trattato di un peschereccio) sono finite in mare e sono morte annegate. Molti i cadaveri da recuperare.

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