E’ morta la poetessa Patrizia Cavalli

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E’ morta all’età di 75 anni Patrizia Cavalli, la poetessa che ha saputo trasformare i suoi versi in un fenomeno pop senza perdere il plauso della critica. Nei suoi componimenti tutte le variazioni dell’umano sentire: amore, dolore, piacere. Nata a Todi nel 1947, Cavalli arriva a Roma nel 1968, dopo essere passata per Ancona. Nella capitale conosce Elsa Morante ed è a lei, racconterà, che deve l’essere diventata poeta. A Roma intanto studia all’università Filosofia. La sua prima raccolta di poesie, Le mie poesie non cambieranno il mondo, nasce proprio dalla frequentazione di Elsa Morante, alla quale aveva chiesto un parere. Escono per Einaudi nel 1974, dedicate a Elsa, come poi altre raccolte.

Amore e musica diventano le sue muse. Della sua lingua, immediata ma classica, il critico letterario Alfonso Berardinelli ha detto: “Il suo lessico è misto e ibrido, ma la sua dizione è immancabilmente pura. Si intuisce subito che è proprio la purezza delle dizione lo scopo per cui scrive. Quando una cosa è precisamente detta, la mente guarisce dal malessere, dalla malattia dell’imprecisione”.

Il suo traduttore in inglese Geoffrey Brock ha detto di lei: “Una delle cose che amo di più nell’italiano delle sue poesie è il modo in cui la sua lingua, così contemporanea, fa uso e ridà vita a certe tecniche tradizionali”.

Cavalli ha scritto poesie e riempito i teatri, dando alla letteratura una dimensione scenica. Non a caso una sua raccolta di poesie s’intitola Sempre aperto teatro (1999): “La scena è mia, questo teatro è mio / io sono la platea, sono il foyer / ho questo ben di dio, è tutto mio / così voglio, vuoto / e vuoto sia. Pieno del mio ritardo”.  Le sue letture all’Auditorium di Roma hanno attirato migliaia di persone. Veri e propri spettacoli in cui cantava e recitava poesie a sua scelta, tra cui l’amata Emily Dickinson.

Le raccolte poetiche di Patrizia Cavalli sono pubblicate da Einaudi e tradotte nel mondo. Negli Stati Uniti dalla prestigiosa Farrar, Straus & Giraux. Tra i titoli più recenti: Pigre divinità e pigra sorte, Datura e Vita meravigliosa.

Nel 2019 si era anche sperimentata per la prima volta con la prosa, dando alle stampe Con passi giapponesi, pubblicato sempre da Einaudi, in cui confluivano testi inediti e vecchie sue scritture. Vi scriveva: “Non sono nata per essere ragionevole, sono nata per amare, per essere felice…”.

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