Elezioni Sardegna, Alessandra Todde eletta presidente. Le reazioni

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La candidata del centrosinistra Alessandra Todde ha ottenuto il 45,3%. Il dato è aggiornato alle 5 ed è riferito a 1822 sezioni su un totale di 1844. Paolo Truzzu, candidato del centrodestra é fermo al 45%. Lo scrutinio delle rimanenti 22 sezioni elettorali (4 a Sassari, 2 a Sorso, 3 a Sestu, 2 a Bonarcado, 3 a Luras, 2 a Musei, 2 a Serdiana, 2 a Silius, 1 a San Gavino Monreale, 1 a Villasor), sarà completato, come previsto dalle norme vigenti, dagli uffici dei Tribunali dei rispettivi territori.

Punti chiave

  • Regionali Sardegna, la ripartizione dei voti tra i partiti

  • Mulè (FI): “Un errore imporre i candidati. La Sardegna sia una lezione”

Regionali Sardegna, la ripartizione dei voti tra i partiti

È il Pd il partito che ha ottenuto il maggior numero di voti (94.238), con il 13,8% delle preferenze, alle elezioni regionali in Sardegna, quando sono state scrutinate 1822 sezioni su un totale di 1844. Di poco dietro Fdi con 92.963 voti che raggiunge il 13,6%. Il Movimento 5 Stelle ha ottenuto 53.005 voti pari al 7,8%. Si ferma invece al 3,8% la Lega con 25.589 voti.

Mulè (FI): “Un errore imporre i candidati. La Sardegna sia una lezione”

“Non si devono fare prove di forza pesando i voti su elezioni differenti e non si deve arrivare a ridosso delle elezioni per scegliere i candidati. La lezione del voto sardo è questa”. Parla così il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè (FI). Leggi l’intervista di Antonio Fraschilla

Da Paolo Truzzu ancora nessun commento

Silenzio dal candidato del Centrodestra Paolo Truzzu. Per ora, non si è presentato nel suo comitato elettorale per rilasciare qualche dichiarazione in merito alle elezioni e alla sua sconfitta.

Conte: “La strada è ‘il campo giusto’”

“Alessandra ha fatto una campagna straordinaria, senza risparmiarsi, sempre tra la gente. Io stesso sono stato tre giorni in Sardegna e abbiamo toccato con mano i problemi dei cittadini, ma anche l’entusiasmo e la voglia di voltare pagina”. Così, in un colloquio con la Stampa, il leader del M5S, Giuseppe Conte. Ribadisce di “non aver mai fatto una telefonata per imporre la candidatura di Todde, è stato un percorso e un trionfo nato in Sardegna, è merito loro. Abbiamo costruito con le forze progressiste una proposta di svolta per la Sardegna credibile, concreta, meditata sulle reali esigenze delle comunità locali e che i cittadini hanno premiato. Per noi la strada è ‘il campo giusto’, un campo che nasce sulla base di un confronto serio e su un progetto credibile.

È la dimostrazione che non esistono campi larghi costruiti artificiosamente solo per spartirsi il potere. Esiste invece un campo che nasce dalla fatica e dalla serietà del confronto”. L’ex premier respinge idee come “modello sardo” o “laboratorio”, anche perché “ogni territorio ha una storia a sé, con le sue specificità e difficoltà. Nessuno si immaginava una sfida così aperta, di questo dobbiamo essere orgogliosi”.

Schlein: “Un’alternativa a questa destra è possibile”

“Dalla Sardegna parte uno squillo di tromba che fa bene a tutta la compagnia dei progressisti. Un’alternativa a questa destra è possibile”. Lo scrive la segretaria del Pd, Elly Schlein, postando sui social network le fotografie della festa di Alessandra Todde, eletta presidente della Regione Sardegna. “Dal 2015 il centrosinistra non strappava una regione alla destra. La strada, forse, è quella giusta”, aggiunge Schlein.

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