FantaSanremo 2024, c’è anche la lega di Repubblica. La squadra firmata Assante: “I cinque artisti su cui scommetto a scatola chiusa”

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FantaSanremo, Repubblica scende di nuovo in campo e partecipa – per il secondo anno – con la sua lega al torneo ideato dai “ragazzi del bar di Papalina” di Porto Sant’Elpidio e diventato oramai un fenomeno parallelo e imprescindibile dello show principale.

Il “Papalina game” è esploso durante l’edizione 2022 del Festival, con il coinvolgimento di tutti i cantanti e dello stesso conduttore e direttore artistico Amadeus, che Giacomo Piccinini – uno dei creatori del gioco – definisce come “grandissimo trend setter”, per aver colto al volo la portata di un’invenzione travolgente, partita due anni prima da un bar in provincia di Fermo, nelle Marche, da un gruppo di amici amanti del Festivàl (con accento sulla a, come si dice nell’accento marchigiano).

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La squadra di Repubblica formata da Ernesto Assante

Fiorella Mannoia, Ghali, Mahmood, Geolier e Big Mama: ecco la lega di Repubblica scelta da Ernesto Assante. Che così spiega le sue valutazioni: Non sono “i miei artisti preferiti”, non sono neanche quelli “su cui scommetterei a scatola chiusa”, non so nemmeno se davvero tra questi cinque ci sia uno che davvero potrebbe vincere il Festival. Ma è questo il bello del FantaSanremo, si cerca di avere una squadra equilibrata, quella che i 100 Baudi permettono, che tenga conto della popolarità di ogni artista e del suo impatto sul pubblico televisivo e musicale italiano. Ovviamente sono scelte alla cieca, non abbiamo ascoltato le canzoni, non sappiamo cosa e chi farà girare la testa al pubblico, e nemmeno cosa ci piacerà davvero.

Ma è chiaro che puntare su Fiorella Mannoia, che per sua natura presenta quasi unicamente belle canzoni e gode di grande popolarità è una scelta facile, più facile, in fondo, quella più ovvia, puntare su Annalisa, Amoroso e Emma, che hanno forse addirittura maggiore popolarità, soprattutto la prima in questo momento, ma che sono in qualche maniera “divisive” per un pubblico più attento alle cose della musica. Che ovviamente non è la maggioranza di quello che guarda e vota Sanremo, ma che negli ultimi hanno ha detto la sua per le classifiche finali. Quindi c’è il pluripremiato Mahmood, vincitore già due volte, quindi papabile per un buono se non ottimo piazzamento. Poi c’è la novità di Ghali, che essendosi sempre disinteressato del mezzo televisivo generalista, potrebbe convogliare su di sé le attenzioni di un pubblico ‘alternativo’ pronto a sostenere il proprio campione. Difficile poi non scegliere Geolier, rapper e top seller, che potrebbe riservare qualche sorpresa. Dovendo, a corto di Baudi, scegliere anche un artista che ‘costa di meno’, scommettiamo volentieri sulle doti, la potenza, la simpatia, la bravura di Big Mama, che potrebbe riservare delle eccellenti sorprese e superare la zona bassa della classifica. Ecco, questi i motivi della selezione, arbitrari e personali, ovviamente, visto che si punta tutto prima della partenza. Ma il FantaSanremo è così, si sceglie, si gioca, si rischia, si inventa, una roulette costruita alla perfezione non per chi, come noi, cerca equilibrio, per gli avventurieri, quelli che giocheranno tutto sui Bnkr e magari rovesceranno il banco.

Bonus, malus e Baudi

Prendendo spunto dal Fantacalcio, ecco il regolamento: 100 “Baudi” (la moneta di scambio ufficiale del gioco) per formare una squadra di 5 cantanti, di cui uno capitano. E poi bonus e malus di tutti i tipi, applicati ai cantanti in gara: dalla classica “scapezzolata”, al bonus capesante (ricordate la famosa camicetta di Orietta Berti?), fino alla perdita della dentiera, al trenino in sala, all’inseguimento della polizia (Emma docet) e al furto della borsetta, che vide protagonista un abilissimo Piero Pelù. Tutte norme che fanno aumentare o diminuire i punti ai giocatori che hanno messo il loro campione in squadra.

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I numeri di un trionfo

Quattro anni fa, le squadre iscritte furono una cinquantina, l’anno dopo 50mila, nel 2022 arrivarono a 500mila. Poi, nel 2023, l’apoteosi: le iscrizioni si erano chiuse, come sempre il giorno prima dell’inizio del Festival, con 4,2 milioni di squadre per un milione e mezzo di utenti (ogni giocatore può creare fino a cinque squadre). Un trionfo.

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Una tendenza che quest’anno sembra consolidarsi e rafforzarsi, con la creazione (il dato è dell’11 gennaio) di circa 30mila squadre ogni giorno e oltre 500mila utenti unici.

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Un gioco aperto a tutti

Chiunque può partecipare, creare la proprio squadra e – se vuole – aderire a una lega, compresa quella di Repubblica, sfidare le squadre del giornale prendendo parte al torneo parallelo ed entrare nella storia, o meglio, nei testi universitari. Gli organizzatori del gioco, infatti, fanno sapere che da diverse parti d’Italia gli studenti di comunicazione stanno facendo tesi di laurea sul fenomeno Fantasanremo: “Ci aiuteranno a capire il segreto del nostro successo”.

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