MILANO – Per molti le ferie natalizie ancora non sono finite, ma per moltissimi super-manager è già arrivato il momento in cui lo stipendio ha superato quanto guadagna nell’intero anno il loro dipendente medio. E’ il Fat Cat Day, invenzione britannica per rappresentare in modo molto suggestivo la forbice dei salari all’interno delle organizzazioni. E che l’Osservatorio JobPricing italianizza grazie alla ricognizione sulle buste paga dei maggiori amministratori delegati.
CALCOLA IL TUO STIPENDIO GIUSTO
L’analisi degli specialisti delle retribuzioni si è posata su 200 aziende quotate sulla Borsa di Milano, che hanno pubblicato i documenti societari entro lo scorso giugno (con informazioni sulle retribuzioni del 2022). Sono state escluse quelle sul segmento ex Aim e Miv, inoltre quelle che hanno una ragione sociale estera o risultavano in liquidazione.
Nel panel sono stati considerati i manager che avevano ricoperto l’incarico per almeno quattro mesi. Si sono quindi presi i primi cento ceo (escludendo coloro che contemporaneamente detenevano sia la carica di ad che di presidente) e nel computo della loro retribuzione totale non sono stati conteggiati i compensi in pacchetti di azioni o similari (equity) mentre i compensi fissi sono stati riparametrati su base annuale per coloro che, nel 2022, hanno ricoperto la carica solo per frazioni d’anno.
Il risultato è che la retribuzione media è di 1,95 milioni di euro, ovvero una quota giornaliera di oltre 5.300 euro. Considerando la retribuzione globale annua (comprensiva, dunque, di parte variabile) che per gli italiani è inferiore a 31mila euro, ne viene che per un ad servono 5,77 giorni per fare il salario medio di un anno di un lavoratore “normale”. Come l’anno scorso all’arrivo della Befana, in sostanza, il sorpasso è servito.
Go to Source