Fisco, le novità del Milleproroghe: riaperta la rottamazione, ravvedimento speciale allargato

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Riapertura dei termini per i versamenti delle prime due rate della rottamazione-quater. Le novità grazie al decreto Milleproroghe che sposta i termini di pagamento al 15 marzo. Due settimane in più anche per versare la terza rata in scadenza al 28 febbraio. Inoltre arriva una nuova possibilità di mettersi in regola con il Fisco grazie al ravvedimento speciale esteso all’anno 2022.

La proroga per chi ha saltato le prime rate

Nel dettaglio il decreto consente ai contribuenti che hanno aderito alla rottamazione-quater di non perdere i vantaggi della definzione agevolata, che consente di evitare il pagamento di sanzioni e interessi, anche se non sono stati rispettati i termini per il versamento della prima e della seconda rata, scaduti il 18 dicembre 2023.

Per questo viene previsto che il mancato, insufficiente, o tardivo versamento delle rate da corrispondere nell’anno 2023 non determina l’inefficacia della definizione agevolata se il debitore effettua l’integrale versamento delle rate già scadute entro il termine del 15 marzo 2024. Entro questa stessa data deve essere versata però anche la terza rata, in origine in scadenza al 28 febbraio.

Per effetto delle norme, dunque, le scadenze delle rate della rottamazione-quater sono così rimodulate:

– prima (o unica), seconda e terza rata entro il 15 marzo 2024;

– per le restanti rate, entro il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2024.

Cinque giorni di tolleranza

La nuova scadenza del 15 marzo è prevista anche peri contribuenti residenti nei territori dell’Emilia Romagna, della Toscana e delle Marche colpiti dalle alluvioni del maggio 2023 relativamente alle rate con scadenza originariamente prevista per il 31 gennaio e il 28 febbraio 2024.

In tutti i casi considerando che la legge prevede per i versamenti una tolleranza di cinque giorni, di fatto c’è tempo per mettersi in regola fino al prossimo 20 marzo.

Ravvedimento speciale anche per l’anno 2022

Il decreto Milleproroghe, poi, estende la possibilità di usufruire del cosiddetto ravvedimento speciale alle violazioni riguardanti le dichiarazioni validamente presentate relative al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2022. Si tratta di un anno in più rispetto alla versione originaria delle norme che consentiva la regolarizzazione fino all’anno 2021. Con il ravvedimento speciale è possibile sanare irregolarità o omissioni con il pagamento dell’imposta, degli interessi e delle sanzioni ridotte a un diciottesimo del minimo, a patto che le violazioni non siano già state contestate. L’importo dovuto può essere versato in un’unica soluzione o in un massimo di quattro rate con l’applicazione di interessi nella misura del 2% annuo.

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