Frane in Liguria, valanghe sulle Alpi e mareggiate: l’Italia piegata dal maltempo

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Valanghe, raffiche di vento, muri sgretolati, alberi divelti, pioggia battente. Le lancette dell’orologio meteorologico italiano sembrano essere state spostate all’indietro di almeno tre mesi. E’ come se il tiepido dicembre avesse preso in prestito il tepore primaverile di questo marzo che in cambio ha ricevuto il gelo e il maltempo. Ad avere la peggio a inizio giornata è stato il nord, con una Liguria prima in classifica quanto a danni, ma via via anche il resto della penisola non è stato risparmiato.

Le frane in Liguria

Partendo dal ponente, a Molini di Triora, nell’Imperiese, una frana ha riguardato la zona di via IV Novembre dove un crollo ha provocato l’interruzione della circolazione veicolare isolando 100 persone. A Genova si è allagato per le forti piogge un sottopasso e in via precauzionale nella notte una decina di ospiti di una residenza per anziani di Coronata sono stati evacuati per via della riattivazione di una frana già esistente nei pressi dell’edificio. Un’altra frana si è registrata sulla strada per Lavinia Alta, isolando 70 persone nel comune di Rezzo. Un tratto dell’Aurelia è stato interrotto per una frana a Beverino, in provincia della Spezia.

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Le valanghe e i dispersi

Resta l’allerta arancione per valanghe sulle Alpi – dove sul versante svizzero sei scialpinisti italiani risultano dispersi – e allerta gialla per rischio idrogeologico e idraulico per i settori orientali nel nuovo bollettino emesso da Arpa Piemonte. Le nevicate più importanti sono state registrate sulle Alpi Graie, dove sono caduti tra i 60 e i 70 cm di neve fresca. In provincia di Torino e nell’alessandrino interruzioni al traffico per diverse strade – da Valprato Soana a Novi Ligure. Black-out elettrici e di telefonia nelle vallate piemontesi e strade chiuse per il rischio di grandi valanghe. Problemi anche in provincia di Asti e nel cuneese. Sul fronte lombardo i vigili del fuoco fino al primo pomeriggio di oggi hanno effettuato oltre 300 interventi per il forte vento e la pioggia che hanno colpito in particolar modo le province di Brescia, Milano, Mantova e Cremona. Valanga a Monesi, nell’Imperiese: tutti in salvo ma una donna è grave.

Allerta fiumi in Lombardia

Allerta gialla per rischio idrogeologico. A destare maggior preoccupazione è il fiume Lambro. Alle 13.15 è entrata in funzione la vasca di laminazione a Bresso per raccogliere le acque del Seveso, per evitare che il fiume esondi e si riversi nei quartieri a nord di Milano. Il livello del Lambro è ormai vicino ai due metri in città, e quindi per precauzione sono state evacuate le comunità che hanno la sede vicino al fiume.

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Il Mose regge, forti venti di scirocco in Sicilia

Il maltempo che sta interessando il Veneto – e che grazie al Mose non ha comunque creato alcun danno a Venezia – ha indotto il centro funzionale decentrato della Protezione civile del Veneto a emettere un nuovo avviso di criticità, dichiarando allerta gialla, per criticità idraulica e idrogeologica su alcuni bacini idrografici del territorio. L’avviso è fino alle 14 di domani. L’allerta gialla per criticità idraulica è dichiarata nei bacini Altro Brenta-Bacchiglione-Alpone; Basso Brenta-Bacchiglione; Livenza-Lemene-Tagliamento. L’allerta gialla per criticità idrogeologica è dichiarata sui bacini Piave Pedemontano; Altro Brenta-Bacchiglione-Alpone; Basso Brenta-Bacchiglione. La Sicilia è stata sferzata da raffiche da scirocco fino a 100 km orari.

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Burrasche, mareggiate e scuole chiuse

Dalla tarda serataprevisti venti da forti a burrasca a prevalente componente meridionale su Puglia e settori ionici di Basilicata e Calabria. Sulla base dei fenomeni in atto e previsti è stata valutata per domani, lunedì 11 marzo, allerta arancione per rischio idraulico in Emilia-Romagna. In Valle d’Aosta, fino alla mezzanotte di oggi, viene confermata l’allerta arancione per valanghe nelle zone est e sud-est e gialla nelle altre zone. Lo fanno sapere la Protezione civile e i vigili del fuoco. Nella Valle del Lys, i sindaci di Gaby, Gressoney-Saint-Jean e Gressoney-La-Trinité hanno provveduto a comunicare l’emissione di ordinanza di chiusura dalla località Yair del comune di Gaby a Staffal (strade regionali n. 44 e n. 43). Le strade sono attualmente transitabili per i mezzi di soccorso. Il comune di Gressoney Saint Jean e quello di La Trinité hanno inoltre comunicato la chiusura delle scuole per la giornata di domani. In Puglia forti raffiche di vento: a Trani alcuni pini sono caduti sulle auto in sosta e nel cortile di una scuola ma senza causare feriti.

Le criticità secondo la Protezione civile

Sulla base delle previsioni disponibili, il dipartimento della protezione civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un nuovo avviso di condizioni meteorologiche avverse che integra ed estende quello di ieri. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del dipartimento (www.Protezionecivile.Gov.It). L’avviso prevede dal pomeriggio di oggi, domenica 10 marzo, “precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Lazio, Campania, Abruzzo, Molise e Puglia, in estensione, dalle prime ore di domani, lunedì 11 marzo, a Basilicata e Calabria e, dal primo pomeriggio, a Toscana, Umbria e marche. I fenomeni, più frequenti sui settori tirrenici, saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, possibili grandinate e forti raffiche di vento”.

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