Fuorigrotta, spari nel parco giochi per bambini: ferita una passante

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Agguato nel parco giochi per bambini. Volevano sparare contro l’esponente di un clan rivale, hanno ferito una donna incolpevole. Piazza Italia, Fuorigrotta, le 19.30 di ieri. La camorra sfiora la strage nell’area verde con giostrine e divertimenti appena riaperta e riqualificata, anche con nuove aiuole, nell’ambito degli interventi per l’apertura della stazione della linea 6 della metropolitana.

Sicari in scooter esplodono un colpo di pistola, ma il proiettile raggiunge alla gamba destra una donna di 49 anni. Non era lei l’obiettivo. Colpita per errore. Adesso è in ospedale, fortunatamente le sue condizioni non vengono giudicate gravi dai sanitari. Sul posto sopraggiungono gli agenti del commissariato Fuorigrotta e quelli della squadra mobile diretta da Giovanni Leuci. Le indagini sono coordinate dal pm del pool anticamorra Salvatore Prisco. Secondo una prima ricostruzione, il commando aveva individuato il bersaglio nell’area verde e non si è fatto scrupolo di sparare tra i bambini.

Afferma Raffaele, che abita proprio davanti all’area giochi: «Da quello che mi hanno raccontato, la signora stava giocando sulle giostrine con il figlio quando alcuni ragazzi con il motorino hanno iniziato a sfrecciare nell’area pedonale ed è partito il colpo di pistola. Poteva essere una strage».

Il sindaco Gaetano Manfredi, appresa la notizia, ha contattato il questore Maurizio Agricola ed espresso vicinanza alla vittima.

Commenta il deputato di Avs Francesco Emilio Borrelli: «I ragazzi non vanno più nelle aree gioco per divertirsi, ma per sparare luoghi che dovrebbero essere sicuri, sono diventati infrequentabili».

Sono decine le persone che frequentano l’area ogni giorno, prevalentemente bambini con i genitori. «Il bilancio poteva essere drammatico – denuncia un residente – ogni giorno mamme portano i bambini alle giostrine». Chi abita nella zona parla di un periodo di tensione criminale che si è intensificato negli ultimi giorni. Lancia l’allarme anche don Fabio, parroco della chiesa di San Vitale: «C’è una forte preoccupazione nel quartiere, non è chiaro cosa stia avvenendo. I segnali però ci spaventano».

Il primo marzo scorso, un’altra sparatoria era avvenuta nei pressi delle Scuole Pie. Nessuno era rimasto ferito, ma anche in quel caso i sicari erano entrati in azione in una zona frequentata da ragazzi. Alla base della fibrillazione criminale, ragionano gli inquirenti, i recenti arresti dei vertici della famiglia Troncone e i tentativi di gruppi camorristici provenienti dal Rione Traiano di mettere le mani su Fuorigrotta. Anche a costo di sparare tra i bambini.

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