Gigi Riva, infarto in casa: possibile operazione al cuore

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CAGLIARI – Un infarto. Ma il quadro clinico è incoraggiante. Gigi Riva, per decenni il mancino più letale del calcio al mondo, è ricoverato dalle 21 di ieri notte nella Cardiologia dell’Arnas Brotzu. Rombo di tuono ha avuto un mancamento nella sua casa a pochi passi dalla piazza San Benedetto, nel cuore di Cagliari. I figli Nicola e Mauro l’hanno portato in ospedale. Adesso, in ambiente protetto, la situazione è sotto controllo.

Medici valutano il da farsi

Tra stasera e domani i clinici, con i primari e gli staff dei reparti di Cardiologia, Emodinamica e Cardiochirurgia, Marco Corda, Brunello Loi ed Emiliano Cirio, devono valutare il da farsi. “Nell’emergenza, questa è anche una buona occasione per eseguire visite più approfondite. Mi dicono che sta bene” spiega un amico che rompe la comprensibile cortina di silenzio.

Un cuore che fa le bizze

Anche dall’azienda ospedaliera ad alta specializzazione diretta da Agnese Foddis, per innovazione, professionisti e staff una gemma del servizio sanitario isolano, il riserbo è massimo. Riva è alle prese con il cuore che fa le bizze. Una notizia che ha messo in allerta non solo il mondo sportivo ma l’intera isola. Icona di etica e comportamenti rigorosi e leali, Rombo di tuono ha dietro i tantissimi che ne hanno ammirato le irripetibili gesta in campo e fuori. Stimato e apprezzato anche per alcune sue precise prese di posizioni contro quanti pensano al calcio per fare business e poco più. L’ala sinistra dello scudetto del ’70, tre volte capocannoniere in A, campione d’Europa nel ’68 e vicecampione del mondo in Messico, è sereno.

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Tomasini: “Gigi è una roccia”

“Venerdì scorso siamo andati a trovarlo. Come al solito abbiamo parlato di tutto, il campionato, la Supercoppa in Arabia, il Cagliari. Ma anche di Sinner e degli altri tennisti italiani impegnati in Australia. Gigi è una roccia, racconterà anche questa” le parole di Beppe Tomasini, compagno nella corsa al tricolore e amico fidato. Con i figli Nicola e Mauro al fianco, Gigi, 79 anni compiuti lo scorso 7 novembre, dirà la sua sull’iter da seguire. Tra i tanti esami strumentali e diagnostici, pare che stamani abbia effettuato anche una coronografia. Gli specialisti esterni ipotizzano possa andare incontro a un’angioplastica. Robetta per uno che ha dato due volte le gambe alla nazionale. E ha dimostrato che, se la vita è dura e non ti ha regalato nulla, oltre a un sinistro da paura, hai sempre mostrato una tempra e un coraggio invidiabili.

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