Giornalista di Repubblica aggredito e minacciato mentre lavorava sulla chiusura del Piper

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Mercoledì pomeriggio, mentre stava svolgendo il suo lavoro di cronista, il nostro collega Luca Monaco è stato prima minacciato e poi aggredito da un barista al quale aveva semplicemente rivolto alcune domande. Dopo l’aggressione, l’uomo si è impossessato del taccuino del giornalista e ha strappato le pagine con gli appunti appena presi. 

Abbiamo deciso di raccontare l’episodio non tanto e non solo per esprimere la nostra solidarietà al collega. Ma perché riteniamo che quanto accaduto debba suonare alle istituzioni – sindaco, prefetto, forze dell’ordine – come campanello di allarme per una situazione che in città si sta facendo decisamente preoccupante.E ci riferiamo in particolare a quella zona grigia in cui si incrociano gli interessi di alcuni locali della capitale, la malavita e la movida dei più giovani.

Basti pensare al contesto in cui si sono svolti i fatti in questione. L’aggressione non è infatti avvenuta in una delle molte “realtà difficili” della città, quelle in cui imperversano le varie associazioni criminali che si stanno contendendo i territori liberati dalle operazioni delle forze dell’ordine, ma nel quartiere Trieste-Salario, a due passi dai Parioli e, precisamente in via Tagliamento 7, proprio a fianco al Piper.

La nota discoteca romana è stata chiusa dal Prefetto per le troppe risse tra “giovani bene” che si sono verificate negli ultimi tempi. Luca Monaco era stato inviato sul posto dalla redazione con l’obbiettivo di capire che cosa stia succedendo. E tanto è bastato a scatenare la violenza del barista che deve aver visto nelle domande del giornalista una minaccia per qualche suo non meglio precisato interesse: “Attento a quello che scrivi che te venimo a cerca’ ”.  

Qualche giorno fa, un altro collega di Repubblica, Andrea Ossino, era stato minacciato e insultato sui social, dopo aver pubblicato su queste pagine la mappa aggiornata dei locali di Ponte Milvio (stesso quadrante della città, stessa clientela e dunque stesso tipo di interessi) frequentati dalla criminalità locale, Casamonica, albanesi, vecchi arnesi del gruppo di Diabolik. Un lavoro giornalistico basato sulle minuziose indagini del commissariato di polizia di zona e dell’autorità giudiziaria.

Troppe risse e violenze, chiuso per 4 giorni lo storico Piper

Il filo rosso che lega i due episodi è più che evidente. Ed è forse arrivato il momento di fare qualcosa. Dall’aggressione al collega del Messaggero, “colpevole” di aver voluto dare conto della cena dei giocatori della Roma in centro, da parte dei due bodyguard del club giallorosso ai due eventi che abbiamo appena raccontato, il contesto in cui da giorni si svolge il lavoro del cronista è in rapido e preoccupante deterioramento.
Post scriptum: nella foga dell’aggressione, il titolare del bar di via Tagliamento ha strappato le pagine sbagliate.

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