Maschera dell’ossigeno, rumore di macchinari ospedalieri. E una serie di flebo collegate a borse di lusso. Ironia o provocazione, il video postato su Instagram dall’influencer versiliese Giulia Nati ha però fatto storcere il naso ai suoi follower, tanto da provocare commenti indignati, tra cui quello della showgirl Carolina Marconi. Che l’ha bacchettata: «Da ex paziente oncologico, questa immagine non mi fa ridere, anzi la trovo molto triste».
Nel video si vede la 32enne influencer viareggina, proprietaria del marchio di moda N Couture e di un’agenzia che porta il suo nome, stesa a occhi chiusi su un letto, alle prese con ossigeno e finte flebo, allacciate a una serie di articoli griffati Hermès. Il messaggio: “I need a new wish”, ho bisogno di un nuovo desiderio. Un desiderio, o meglio un modo per esprimerlo, che ha diviso il suo milione di follower. Fra gli oltre duemila e ottocento commenti, ce ne sono stati di molto duri, soprattutto da parte di persone che lavorano negli ospedale o che si trovano a fare i conti, nel quotidiano, con malattie gravi. “Vieni con me in terapia intensiva che ti fanno una flebo di intelligenza“, le ha scritto un follower. “Ti farei venire nell’ospedale dove lavoro” ha replicato un altro. E ancora: “Non dobbiamo spiegarti davvero perché è tutto sbagliato vero?”.
Tra le reazioni più sgomente anche quella di Carolina Marconi, showgirl ed ex concorrente del Grande Fratello: “Ti porterei a fare un giro in questi reparti per renderti conto davvero in che condizioni sono queste povere persone poi vediamo come ti senti nel pubblicare una cosa così“, ha scritto la 45enne nata a Caracas, dopo aver sottolineato la ‘tristezza’ provocatale dal post di Giulia Nati.
Un commento che, evidentemente, non ha lasciato indifferente l’influencer toscana, che da tre lustri vive e lavora fra Firenze e Milano: “Ciao Carolina – la risposta di Nati – sai che noi ci sentiamo anche in privato e sai quanto ti stimo come donna per la tua forza. Mia suocera sta vivendo la tua stessa malattia ogni giorno, la sto vivendo in prima persona. Ma questo non c’entra era un video pienamente simpatico. Tutto qui! Ti abbraccio”. Una simpatia che in pochissimi hanno riscontrato.
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