La Ue va contromano sull’ambiente: ok alla direttiva che aumenta il limite di carico per i tir

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Le strategie Ue per la transizione ecologica puntano a un graduale e sempre maggiore spostamento del traffico merci dalle strade alle ferrovie, eppure nell’ultima sessione plenaria a Strasburgo il Parlamento Europeo ha dato il prima via libera a una revisione della “Weights and Dimensione Directive” (direttiva su pesi e misure del trasporto di merci su strada) che dispone un aumento dei limiti di carico dei Tir dalle attuali 40 a 44 tonnellate. Una decisione raggiunta con una maggioranza di misura e che sta sollevando un certo dibattito, soprattutto nei Paesi che si sono già schierati decisamente contro, come la Francia.

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La relatrice: “Fondamentale per rendere il trasporto merci più sostenibile”

Mentre la confinante Spagna sembra molto soddisfatta del risultato: è spagnola anche la relatrice della direttiva, Isabel Garcia Muñoz, che nel suo intervento a favore della nuova normativa ha sottolineato come “sia fondamentale per rendere il trasporto merci più sostenibile”. Le ragioni addotte a favore sono “l’armonizzazione delle regole del traffico internazionale” e la spinta verso i Tir a emissioni zero: infatti a partire dal 2035 potranno raggiungere le 44 tonnellate di peso solo i camion a zero emissioni. A sostenere la nuova direttiva anche un ampio schieramento di Paesi del Nord Europa. La direttiva inoltre autorizza in tutta Europa la circolazione dei megatir da 60 tonnellate di carico: in questo caso però dovrà essere il Paese a dare una ulteriore autorizzazione (che quindi potrà anche essere negata).

Motivazioni che però non convincono un altrettanto ampio schieramento di Paesi e di ambientalisti, che ritengono che il risultato finale sarà quello di aumentare le emissioni di CO2, proprio il contrario di quanto richiede il Green Deal. Il relatore ombra della direttiva, il Verde irlandese Ciaran Cuffe, ha affermato in diverse occasioni che “rendere più competitivo il trasporto su strada alimentato da combustibili fossili, aumentando i limiti di peso, avrà un impatto negativo sulla sicurezza delle strade, delle infrastrutture e per la decarbonizzazione del nostro sistema”. L’associazione ambientalista Trasport and Environment ha diffuso un comunicato in cui si sottolinea che la direttiva al momento non incentiva i camion elettrici (che avrebbero bisogno delle quattro tonnellate in più, per via delle batterie) ma anzi li disincentiva, perché li mette sullo stesso piano di quelli alimentati a diesel, che si limiteranno ad aggiungere quattro tonnellate di carico merci.

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Le aziende ferroviarie in rivolta

A dichiarare guerra alla direttiva però nelle ultime settimane sono state soprattutto le ferrovie di tutta Europa, preoccupatissime dall’impatto dell’aumento di carico dei Tir sui trasporti via treni merci. Secondo un’indagine del Cer, (Comunità delle imprese ferroviarie e delle infrastrutture europee) l’entrata in vigore della direttiva produrrà un calo del traffico ferroviario merci compreso tra il 16 e il 40%. Ma non si tratta solo di autoconservazione, assicura il direttore esecutivo Alberto Mazzola: “E’ il contrario del Green Deal, le ferrovie sono nove volte meno inquinanti ma diventeranno meno competitive. Senza contare l’aumento della spesa per la manutenzione di strade e ponti: a un 10% di aumento di peso corrisponde un aumento del 46% dei danni”.

Preoccupazioni alle quali fa eco la Uiltrasporti: “Ci auguriamo che il Mit e il governo si attivino affinché vengano messe in campo tutte le azioni necessarie e consequenziali a una scelta ‘green’ che sembra invece rimanere, nei fatti, solo sulla carta”. La Uiltrasporti sottolinea anche come la crisi del settore merci ferroviario rappresenti una fonte di grande preoccupazione in relazione ai vincoli di trasferire entro il 2030 il 30% del trasportato dalla gomma al ferro per destinazioni superiori ai 300 chilometri, e il 50% nel 2050. Tuttavia il ministero dei Trasporti non sembra condividere queste preoccupazioni. L’iter della direttiva non si concluderà in questa legislatura: il Consiglio Ue la esaminerà a giugno, dopo le elezioni di rinnovo del Parlamento. Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini è orientato verso un voto positivo, ma ritiene che vi siano delle criticità rispetto alla circolazione dei super-Tir da 60 tonnellate.

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