Leone fuggito a Ladispoli, il gestore del circo contro gli attivisti: “Gli animali non aprono le gabbie da soli, è stata un’azione mirata”

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“I leoni non aprono le gabbie da soli. Non sono in grado di aprire un lucchetto. È stata un’azione studiata nei minimi dettagli. Hanno aspettato che eravamo a pranzo e qualcuno ha aperto la gabbia”. Rony Vassallo, gestore dello spettacolo itinerante, non si nasconde. E mentre ripercorre le ultime ore passate a rincorrere il leone Kimba, fuggito dal circo Rony Roller a Ladispoli, fornisce la sua versione dei fatti. A far scappare l’animale non sarebbe stata la distrazione di uno dei custodi. Ma un gesto premeditato di qualcuno che voleva colpire il suo circo.

“Sicuramente ci hanno sabotato – spiega -, stiamo ricevendo tante offese e insulti sui social e onestamente vista la dinamica di quello che è successo adesso abbiamo anche tanta paura. Chi ha fatto una azione del genere può essere capace di tutto. Ora stiamo pensando di prendere un servizio di vigilanza privata”.

Rony Vassallo non li nomina apertamente, ma è chiaro che le sue parole sono indirizzata agli animalisti. “Questa mattina abbiamo fatto denuncia. Stiamo contando i minuti che andremo via da Ladispoli, non mi vergogno a dire che abbiamo tanta paura perché azioni come quella di ieri sono studiate a tavolino e nei minimi dettagli, insomma non è stata improvvisata”.

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Vassallo prosegue: “Qualcuno ha aperto la gabbia scavalcando due recinzioni e rompendo il lucchetto con una leva o un ferro. E poi una delle recinzioni è stata lasciata aperta di proposito altrimenti il leone non si sarebbe allontanato. Abbiamo trovato il lucchetto rotto anzi lo hanno trovato vicino alla gabbie, in terra, i carabinieri quando sono andati a fare il sopralluogo per vedere da dove fosse uscito il leone, in quel momento io ero già impegnato a seguirlo”.

Nel pomeriggio intanto è andata in scena la protesta degli animalisti: “Perché è stato riaperto il circo? Dovevano aspettare le indagini”. Oltre 50 attivisti sono dati appuntamento di fronte al circo Rony Roller di Ladispoli, che continua a essere aperto. A capitanare i manifestanti il deputato dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e l’influencer e attivista Enrico Rizzi, che ha provato a scavalcare le transenne sistemate dalla polizia locale “Dopo quello che è successo ci chiediamo perché il sindaco non abbia fatto un’ordinanza di sgombero o di sospensione dell’attività”. Mentre Borrelli ha attaccato verbalmente il comandante della polizia municipale che ha gettato in terra un mozzicone di sigaretta. “È gravissimo quello che ha fatto”.

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Anche questa mattina un gruppo di manifestanti aveva dato vita a un sit-in improvvisato proprio di fronte alla gabbia in cui è rinchiuso Kimba. Nel corso della protesta un violento scambio di insulti tra gli animalisti e i gestori del circo che sono stati invitati dalle forze dell’ordine.

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