Lione, tensione per l’uccisione di Thomas: dopo la caccia al musulmano sfila l’ultradestra. Il ministro Darmanin: “Vogliono la guerra civile”

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PARIGI – Continuano le tensioni dopo l’uccisione del sedicenne Thomas durante una festa di paese a Crepol assaltata da una banda di ragazzi. Un centinaio di manifestanti di estrema destra hanno manifestato ieri sera a Lione, sfidando il divieto della Prefettura. Tra gli slogan urlati nelle strade del centro dai militanti dell’ultradestra : “Giustizia per Thomas, Islam fuori dall’Europa”, “L’immigrazione uccide”, “Francia, svegliati”. Otto persone sono state arrestate per il corteo di Lione, dopo che qualche ora prima sei attivisti dell’ultradestra erano stati condannati per aver tentato una spedizione punitiva nel quartiere popolare La Monnaie, a Romans-sur-Isère, non lontano da Crepol. E’ il quartiere da cui venivano alcuni dei giovani accusati di aver dato l’assalto alla festa di Crepol. I militanti che hanno organizzato il raid a Romans-sur-Isère avevano nei loro cellulari gli indirizzi delle case delle famiglie degli accusati.

“Non permetterò a nessuna milizia di estrema destra o di altri movimenti radicali di dettare legge al posto delle forze dell’ordine o dei procuratori” ha commentato il ministro dell’Interno Gérald Darmanin. Il ministro ha spiegato di aver mobilitato la polizia per evitare “uno scenario all’irlandese”, riferendosi agli incidenti scoppiati in seguito all’accoltellamento di bambini vicini a una scuola di Dublino, con una caccia all’immigrato che si era scatenata anche con il tam tam sui social. Darmanin ha annunciato di voler sciogliere alcuni gruppi estremisti accusati di fomentare la violenza, tra cui la sigla Division Martel. Il ministro ha concluso: “La mobilitazione dell’ultradestra vuole far precipitare nella guerra civile”.

Anche nel caso di Crepol, molti conti social dell’ultradestra hanno alimentato un passaparola per chiedere vendetta e denunciare la banda che ha ucciso Thomas, per cui c’è stato oggi un minuto di silenzio dei deputati dell’Assemblée Nationale. Nove giovani, tra cui tre minorenni, sono indagati e sei incarcerati nell’ambito dell’inchiesta. Uno di loro, Chaïd Akabli, ventenne francese con origini straniere, è stato inizialmente presentato come l’assassino di Thomas, ma non è stato riconosciuto dal testimone che lo aveva indicato, e gli investigatori ora puntano su un altro degli arrestati.

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