Malore in Sardegna per Chubais, ex fedelissimo di Putin: si teme avvelenamento

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Era in vacanza in un resort della Costa Smeralda quando sono comparsi, improvvisi, i primi sintomi: «Non sento più le mani e i piedi» ha detto alla moglie. «Non riesco a muovermi». La corsa in ospedale. I primi accertamenti e un tremendo sospetto che ha messo in allarme i nostri servizi di sicurezza: è una malattia neurologica, la sindrome di Guillain-Barré, come i sintomi lasciano supporre, o sono invece i segnali di un avvelenamento? Sì, perché quel paziente che si è presentato al Pronto soccorso di un ospedale dell’isola in piena attività turistica, non è un uomo qualsiasi. Si tratta di Anatolij Chubais, uno dei grandi padroni della Russia, l’uomo delle privatizzazioni degli anni Novanta, per anni braccio destro di Putin e ora in fuga da Mosca, dopo essere entrato in rotta con il presidente sulla guerra in Ucraina.

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Repubblica aveva raccontato a maggio come Chubais, dopo aver preso pubblicamente posizione contro l’attacco a Kiev, fosse scappato in Italia, passando da Turchia e Israele. Frequentava da tempo il nostro paese facendo la spola tra la Sardegna e la Toscana, dove controlla alcune proprietà. E dall’Italia dovrebbe essersi spostato poco, se non per niente, in questi mesi. Nelle ultime settimane era in vacanza in Sardegna. Le sue condizioni di salute erano sempre state buone fino, appunto, ai sintomi apparsi qualche giorno fa. «Improvvisamente – ha raccontato l’uomo ai medici, insieme con la moglie, Avdotia Smirnova – ho cominciato ad avere difficoltà a muovere gambe e braccia».
Le condizioni sono apparse subito gravi tanto da essere ricoverato con la paura che potessero collassare organi vitali. Visti i sintomi, è stata allertata la Polizia che ha inviato i suoi tecnici specializzati per effettuare analisi. «Sono entrati con le tute e hanno fatto una serie di operazioni», ha raccontato la donna ad alcuni media russi, cercando però di tenere nascosto di trovarsi in Italia. L’esito delle analisi arriverà nei prossimi giorni. Al momento, però, tutti i dati che sono sul tavolo fanno pensare alla Guillain-Barré anche perché cominciata la terapia le condizioni di Chubais sono già molto migliorate. Non è in pericolo di vita.
Il sospetto arriva dai precedenti: Yushchenko, Litvinenko, Navalny, e più recentemente i sospetti su quanto accaduto a Roman Abramovich, insegnano che l’avvelenamento è uno dei principali strumenti utilizzati dagli apparati di Putin per disfarsi degli oppositori. Come Chubais oggi è considerato.
©RIPRODUZIONE RISERVATA

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