Manovra, Romeo (Lega): “Ritiro emendamenti. Avevo capito che si potessero presentare”

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“All’ultima riunione di maggioranza con il ministro Ciriani avevo capito che 2 o 3 emendamenti si potevano presentare giusto a livello simbolico. Evidentemente ho capito male e ho già dato mandato di ritirarli e di trasformarli in ordini del giorno”.

Manovra, la Lega presenta a sorpresa tre emendamenti. L’ira di Meloni contro Salvini

Il capogruppo della Lega al Senato, Massimiliano Romeo, prova a chiudere con il bollo dell’equivoco la questione della presentazione in commissione Bilancio al Senato di tre emendamenti alla manovra da parte della Lega. Una mossa che ha portato a grande tensione tra parlamento ed esecutivo: fino ad arrivare alla telefonata della premier, Giorgia Meloni, al vice Matteo Salvini, per chiedere conto delle proposte di modifica alla Finanziaria che tradiscono il patto di maggioranza: allineamento sul non presentare emendamenti.

Ma anche il leader della Lega si arrabbia con i suoi, e spiega alla premier di esser rimasto all’oscuro di tutto. Lo stesso Salvini, nella telefonata con Meloni, l’aveva rassicurata: i tre emendamenti saranno ritirati.

Le tre proposte di modifica riguardavano la spending review degli enti locali, i transfrontalieri e la giustizia. A ridosso della scadenza del termine della presentazione, fonti del Carroccio hanno spiegato che si tratta di modifiche “non onerose”. E che, quindi, la “regola” della manovra blindata, voluta da Palazzo Chigi e dal ministero dell’Economia, non è stata violata. I saldi, quindi, restano invariati.

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