Marta Fascina: “Una sofferenza indescrivibile la perdita del mio amato Silvio. Tornerò in Parlamento ma non lascio Arcore”

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“Sono un deputato alla seconda legislatura. Come ho sempre detto, seguo e faccio politica fin da adolescente. Continuerò a svolgere il mandato che mi hanno conferito i cittadini. La mia assenza è stata motivata da una sofferenza indescrivibile”. Marta Fascina, deputata di Fi ed ultima compagna di Silvio Berlusconi, si racconta dopo mesi di silenzio dalla morte del leader di Forza Italia, in un’intervista per il libro di Bruno Vespa, “Il rancore e la speranza”, in uscita in novembre da Mondadori/Rai libri.

“La sua improvvisa scomparsa terrena l’ho vissuta, la vivo e la vivrò con un senso di angosciante vuoto che resterà incolmabile per tutto il resto della mia vita”, le parole della deputata di Forza Italia. Che fa sapere di non aver “mai chiesto né aspirato ad incarichi di partito. Dunque no, al momento, non immagino particolari ruoli per me”. Alla domanda: “Conferma che, anche alla luce dei rumors emersi negli ultimi mesi, continuerà ad abitare a Villa San Martino (la residenza storica di Berlusconi, ndr)?”, lei risponde: “Ammetto che sorrido, anche se è una cosa che mi risulta difficile in questo momento, quando leggo fantasiosi articoli di stampa. La categorica smentita della famiglia Berlusconi vale più di qualsiasi infondato pettegolezzo”.

E suoi figli del suo “amato Silvio”, come lo ricorda Fascina, che “donava amore a profusione”, dice, “in un simile contesto di armonia e unione che lui, nella sua unicità, è stato capace di creare sarebbe stato difficile non stringere eccellenti rapporti con i suoi amati figli a cui resto legata da sentimenti di stima ed affetto sinceri e profondi”.

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