Mattia Lucarelli e Federico Apolloni accusati di violenza sessuale, i consulenti della procura: “La vittima era in uno stato di incoscienza”

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Lo stato di alterazione della ragazza americana di 22 anni che accusa Mattia Lucarelli, figlio dell’ex attaccante del Livorno Cristiano, Federico Apolloni e altri tre giovani di violenza sessuale era tale da renderla incosciente. È quanto emerge, in sostanza, dalla relazione tossicologica e psicologica depositata ieri dal pool dei consulenti nominati dalla Procura di Milano (Cattaneo-Candia-Brambilla-Rossetti).

La relazione, che sarà discussa nella prossima udienza fissata per il 12 aprile davanti al gup milanese Roberto Crepaldi, era stata richiesta dal procuratore aggiunto Letizia Mannella e dal pm Alessia Menegazzo in risposta a una consulenza difensiva, prodotta dagli avvocati Leonardo Cammarata e Francesca Nobili, che era stata ammessa dal giudice come “condizione”, richiesta dalla stessa difesa, per giudicare gli imputati con il rito abbreviato. Questa prima relazione, al contrario, attestava che la ragazza non era incapace di esprimere consenso e che il suo tasso alcolemico era sotto lo 0,5.

Il presunto stupro di gruppo, secondo l’inchiesta condotta dalla Squadra mobile, risale alla notte tra il 26 e il 27 marzo del 2022, quando la studentessa americana sarebbe stata avvicinata dai due compagni di squadra del Livorno e da altri tre amici fuori dalla discoteca ‘Il Gattopardo’ di Milano. Da lì, in base alla ricostruzione, sarebbe stata portata nell’appartamento di lusso di Mattia Lucarelli dove sarebbe avvenuta la violenza. Agli atti del fascicolo, anche le immagini dei video dei presunti abusi, trovati nei telefoni dei ragazzi.

I due giovani erano stati arrestati, e messi ai domiciliari, a gennaio 2023 e poi sono stati rimessi in libertà.

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