Morta Carla Bley, la regina del free jazz

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La musicista statunitense Carla Bley, compositrice e pianista, regina dell’avanguardia del free jazz, è morta martedì 17 ottobre nella sua casa di Willow, New York, a 87 anni. Il suo compagno di lunga data nella vita e nella musica, il bassista Steve Swallow, ha dichiarato al New York Times che soffriva di un tumore al cervello.

Lovella May Borg, questo il vero nome di Carla Bley, era nata a Oakland, in California, l’11 maggio 1936. A 21 anni si sposò con il pianista jazz Paul Bley, che aveva conosciuto al Birdland di New York, dove si era trasferita giovanissima, del quale terrà il cognome anche dopo il divorzio e per il quale scrisse diverse composizioni.

Dagli anni 60 Carla Bley divenne un’importante figura del movimento free jazz, collaborando con la Liberation Music Orchestra di Charlie Haden e con artisti come Steve Lacy, Don Cherry, Roswell Rudd, Jack Bruce, Robert Wyatt e con il batterista dei Pink Floyd Nick Mason.

Del 1971 una pietra miliare del free jazz, il concept album Escalator over the Hill, che vide la partecipazione di Michael Mantler, Paul Haines, Jack Bruce, Sheila Jordan, Linda Ronstadt e Jeanne Lee. Nel corso degli anni Settanta Carla Bley fondò una big band, attiva fino a anni recenti, che portava il suo nome e che l’ha vista esibirsi sui palchi di tutto il mondo.

Tra i suoi album più belli il live The Carla Bley Big Band Goes To Church con Steve Swallow ed Andy Sheppard registrato nel luglio 1996 a Perugia a Umbria Jazz. Negli ultimi anni si è dedicata anche alla musica da camera. L’album Looking for America, registrato a New York, venne nominato nel 2002 per un Grammy nella categoria “Best Large Jazz Ensemble Album”.

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