Nazionale, ecco i 16 azzurri certi dell’Europeo. Barella e Pellegrini guidano il gruppo, Spalletti ha bisogno dei gol degli attaccanti

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“Molti di questi giocatori faranno parte della convocazione per l’Europeo di giugno”. Dopo le due vittorie con Venezuela ed Ecuador, ma non solo per questo, Spalletti ha promosso il gruppo della tournée negli Usa, anche se non ha chiuso la porta a qualche innesto: “I giocatori sono questi, tranne qualcuno che è rimasto fuori stavolta e qualcuno che ha giocato nell’Under 21”. La traduzione sembra non prestarsi a equivoci. I 23 del viaggio in Germania usciranno dalla lista dei 28 partecipanti alla trasferta negli Usa, probabilmente senza gli sfortunati Folorunsho e Lucca, che per i rispettivi infortuni non sono riusciti a giocare nemmeno uno spezzone di partita.

Le pagelle di Italia-Ecuador: Barella, lotta e concretezza

Immobile e Scamacca tentano la rimonta

I sicuri sembrano 16: i portieri Donnarumma e Vicario, i difensori centrali Bastoni e Mancini, gli eclettici Di Lorenzo e Darmian, il terzino-esterno sinistro Dimarco, i centrocampisti Barella, Jorginho, Pellegrini e Frattesi con l’aggiunta di Cristante assente concordato di questa tournée, gli attaccanti Chiesa, Raspadori, Retegui e Zaniolo. Gli altri 7 posti se li dovrebbero giocare un portiere tra Meret e Carnesecchi, un terzino tra Bellanova, Cambiaso e Udogie, due difensori centrali tra Buongiorno, Scalvini, Calafiori (c’è anche Acerbi, sub judice in attesa della sentenza sul caso razzismo) e Gatti, un centrocampista tra Locatelli e Bonaventura (qualche possibilità anche per Pessina e Fabbian), un esterno tra Politano, Orsolini, Zaccagni ed El Shaarawy, un centravanti tra Immobile e Scamacca, a meno che non si risvegli Kean, che in Nazionale ha 4 gol nel curriculum, ma nella Juventus in questa stagione è fermo al palo.

Frattesi durante Ecuador-Italia

Frattesi è il goleador di Spalletti

Questo parrebbe lo stato dell’arte, fermo restando che il residuo spazio in campionato e in Europa League e in Conference League, in cui ci sono ancora 4 squadre italiane in corsa, può cambiare la prospettiva. Non è invece modificabile il dato sui goleador della Nazionale, tra i quali resta fondamentale anche col nuovo ct il peso dei centrocampisti e dei difensori. La vittoria con l’Ecuador, firmata da Pellegrini e Barella, lo conferma. Il dato è rilevante. Sui 17 gol segnati dagli azzurri sotto la gestione Spalletti, 3 sono stati di Frattesi, 1 di Darmian, Pellegrini, Barella e Bonaventura. I 2 di Berardi sono purtroppo di un attaccante che salterà l’Europeo per infortunio. Gli altri 8 li hanno segnati sì gli attaccanti – i doppiettisti Chiesa e Retegui, 1 ciascuno Immobile, Raspadori, Scamacca ed El Shaarawy – ma il dato generale dimostra che è meglio non fare troppo conto sui gol delle punte.

Nazionale, Spalletti ha indicato strada giusta: ora serve la formazione per la Germania

Nella classifica cannonieri assoluta, dietro il centravanti veterano Immobile (17 reti), c’è Barella (9), ma anche Pellegrini (6), Jorginho (5) e Frattesi (4) non se la cavano male. Tra gli attaccanti Retegui (4 in 6 presenze) è partito bene, e incalza già Raspadori (6), Chiesa ed El Shaarawy (7), mentre Scamacca è fermo a quota 1. Pellegrini, azzurro ritrovato, fa la sintesi: “All’Europeo mi aspetto tanto da me stesso e dai miei compagni: è il gruppo che conta”. Come dire che devono segnare un po’ tutti.

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