Phishing, attenti alle due truffe che sfruttano il nome di Amazon e Trenitalia

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Nel paese del Bengodi gli elettrodomestici e i viaggi in treno costano sempre due euro. L’unico problema, non trascurabile: quel paese non esiste. Nella realtà nessuno concede affari così convenienti.

Nelle ultime settimane infatti stanno circolando, via email, sms e social network, due tentativi di truffa che sfruttano il nome di brand famosissimi: Amazon e Trenitalia. Nel primo caso, la pubblicità parla di “un enorme kit di elettrodomestici in vendita a 1,95 euro” sulla più nota piattaforma di e-commerce, e spiega anche il motivo: “I venditori terzi sono stati costretti ad abbandonarli a causa di fallimenti”. Un pretesto già usato diverse volte per altrettante truffe perpetrate nel passato. Amazon, è bene sottolinearlo, non ha mai preso iniziative di questo tipo: al massimo vende prodotti usati o ricondizionati ma non a due euro.

Ed ecco la vera e propria frode: per accaparrarsi questi (inesistenti) elettrodomestici non bisogna acquistarli su Amazon, come logica vorrebbe. Si deve rispondere, ovviamente in tutta fretta perché l’offerta è “limitata nel tempo”, a “tre semplici domande” e soprattutto inserire una serie di informazioni personali, compresi i dati della carta di credito. In questo modo, chi abbocca dà a criminali sconosciuti la possibilità di svuotare la propria carta, causando un danno economico potenzialmente enorme. Il sito sul quale si finisce infatti non ha nulla che vedere con l’azienda fondata da Jeff Bezos ma è stato creato ad arte dai truffatori; ogni informazione inserita nel form viene quindi passata direttamente a loro. A rendere ancora più scivoloso il terreno c’è una serie di commenti, immediatamente sotto al post su Facebook, di persone entusiaste che dicono di aver sfruttato l’occasione e di non aver avuto il minimo problema. Si tratta di bot, account falsi utilizzati proprio per questo scopo.

L’altra truffa è quella della carta regalo di Trenitalia da 150 euro, in vendita a 1,95. Qui lo stratagemma è quello di far credere alla vittima di aver avuto un colpo di fortuna. Chi riceve il messaggio infatti apprende di essere stato “selezionato a caso” per rispondere a un sondaggio. Chi partecipa -neanche a dirlo – risulta vincitore e così deve compilare il classico form con tutte le informazioni del caso: nome e cognome, indirizzo mail e i dati della carta di credito. Così come nel caso di Amazon, il sito non è quello della società in questione ma un fake creato ad arte per rastrellare i dati degli utenti che cadono nella trappola. Come spesso scriviamo in questa rubrica, nella migliore delle ipotesi le nostre informazioni vengono rivendute nel mercato nero delle banche dati; in questo caso c’è da aspettarsi un aumento dello spam e delle chiamate indesiderate. Nello scenario peggiore invece vengono utilizzate per sottrarci del denaro.

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