Rebus liste per Schlein, eurodeputati in pressing: “Troppi capilista esterni”

Pubblicità
Pubblicità

ROMA — Il “panino” di Schlein, per ora, è finito nel frigo. Lo schema prospettato dagli uomini della segretaria per le Europee, che prevedeva 5 capolista donne, tutte civiche, nelle 5 circoscrizioni dello Stivale, con un big uomo in seconda piazza e la segretaria terza, sembra archiviato. Perché Stefano Bonaccini – manca solo l’annuncio, che arriverà col solito «accordo complessivo» – sarà in cima all’elenco nel maxi-collegio del Nord Est. E quindi, ammettono pure nella cerchia della leader, fatta un’eccezione, potrebbero seguirne altre. Gli eurodeputati uscenti – che sono 15 e che in 14 avevano sostenuto Bonaccini – masticano amaro, temono che la segretaria, mostrando di avere abbonato al presidente del Pd il primo posto in lista (cosa in realtà scontata, visto il ruolo), possa rifiutare altre concessioni. E al massimo fare il gesto: mettersi in coda agli elenchi, non più terza ma in ordine alfabetico, dove non correrà da capolista, cioè dappertutto tranne nelle Isole e forse al Centro.

Alle truppe dei 15 europarlamentari uscenti però non basta. Chiedono garanzie. Ieri, convocati dal capo-delegazione Brando Benifei, hanno trascorso un’ora e passa a discutere. Qualcuno ha ventilato l’addio («se è così, inutile bruciarsi»), qualcun altro ha chiesto di alzare la voce anche pubblicamente. «Le candidature non si annunciano in tv», la stoccata a porte chiuse della vicepresidente uscente dell’Eurocamera, Pina Picierno, riferimento a Schlein, che aveva fatto il nome di Lucia Annunziata da Floris. Alla fine, la seduta è terminata con una richiesta al Nazareno riassumibile in tre punti. Primo: no a tutti e i 5 capolista esterni. Nemmeno a 4, scomputando Bonaccini. No alla candidatura di Schlein nelle circoscrizioni in cui non si presenta capolista, per non tagliare le gambe alle altre donne («Ma io posso fare campagna elettorale chiedendo ai miei elettori di non votare la segretaria o la capolista?», altro sfogo di Picierno). Terzo: collocazione dignitosa, se non da capolista al meno in seconda o terza posizione, per gli uscenti, «come fanno di norma tutti gli altri partiti del Pse».

Hanno tutti ragione | Tarquinio il Buono e Tarquinio il Cattivo, due identità per un Pd indeciso

Schlein accetterà? Difficile, trapela dai suoi. La leader testardamente vuole dare un segnale di rinnovamento, di un partito aperto a forze nuove. Ma deve fronteggiare un turbinio di richieste. Demos, il movimento vicino a Sant’Egidio, insiste sulla candidatura di Marco Tarquinio, l’ex direttore di Avvenire, che però è finito sotto tiro non solo da un pezzo dei riformisti, perché contrario al sostegno militare all’Ucraina, ma anche per le sue posizioni contro il ddl Zan, contro il matrimonio egualitario, contro le unioni civili di Cirinnà. La stessa leader sta valutando, in queste ore, le pressioni che arrivano dal suo mondo: femministe, associazioni Lgbtq. Lorenzo Guerini ieri ha spiegato di non voler certo mettere «veti», ma ne fa una questione di linea politica. Altre correnti e sotto-correnti si saldano, per Tarquinio: da Goffredo Bettini all’ex segretario del Ppi, il cattolico Pierluigi Castagnetti. E magari pure Massimo D’Alema, che sarà col giornalista il 6 aprile a Pesaro per parlare del «disordine mondiale».

Delrio: “Tarquinio serve ai dem, basta esami del dna ai candidati. Chi viene eletto vada in Europa”

Quanto ai nomi, sono in risalita le quotazioni di Nicola Zingaretti per il Centro, anche se l’ex segretario ha sempre negato la corsa europea. Ma se la leader insistesse, magari scegliendolo come capolista o come secondo, c’è chi dice che potrebbe cambiare idea. L’alternativa potrebbe essere Camilla Laureti, europarlamentare uscente: l’unica che ha sostenuto Schlein alle primarie. Altra suggestione, anti-Renzi: Gianluca Passarelli, il prof che ha scritto il libro “Stati Uniti d’Europa”, che ha dato il nome al listone Bonino-Iv. La segretaria vuole comunque chiudere in fretta: entro il 15 aprile.

Pubblicità

Pubblicità

Go to Source

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *