Rocchi: “Scivolati su alcune bucce di banana, ma non accetteremo più questo clima nei confronti degli arbitri”

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FIRENZE – Soddisfazione ma anche amarezza e qualche precisazione sui temi più spigolosi di questa prima parte di stagione. “Chiediamo rispetto, tutti sbagliano ma non accetteremo più alcune mancanze nei nostri confronti”, ha detto Gianluca Rocchi, responsabile arbitri, nell’incontro avvenuto nell’Aula Magna del Centro Tecnico Federale di Coverciano, tra Associazione Italiana Arbitri e organi di informazione.

Rocchi e la sua amarezza per alcune critiche eccessive

“Avrei voluto fare questo punto in un clima diverso, veniamo da due giornata in cui avremmo voluto fare meglio – ha detto Rocchi aprendo così il suo intervento – Siamo scivolati su alcune bucce di banana che erano evitabili e per questo mi sono arrabbiato coi miei ragazzi. Ma sentir dire che abbiamo dovuto sostituire un arbitro in Inter-Verona per chissà quale disegno, quando invece ha avuto un lutto in casa, mi ha amareggiato molto. Se il problema sono io, basta dirlo: ma finché sono qui, i miei ragazzi non li tocca nessuno. E questo caso è stato girato all’ufficio legale AIA. Stiamo lavorando tantissimo, giorno e notte, anche sulla gestione di stress e tensione derivanti dal Var. Stiamo inserendo nuovi ragazzi che stanno facendo benissimo. Continuo a sentire tesserati che parlano di rispetto e poi dopo un rigore sbagliato viene minacciato di morte un ragazzo. Ditemi se quel che abbiamo visto al derby (Lazio e Roma, Coppa Italia, ndr) è normale. E’ stato uno spettacolo indecente con uno dei migliori arbitri al mondo (Orsato, ndr) che è stato anche offeso. Non accetteremo mai più tutto questo. Non pensate che chi vocia e urla a caso possa ottenere un risultato. Il rispetto su questo gruppo di lavoro deve essere alla base di tutto. Nelle ultime giornate si è abbassato il totale dei minuti giocati, da 57 a 52, con falli complessivi che sono passati da 15 anche a 45. Conta anche l’approccio delle due squadre, che dovrebbero aiutare gli arbitri. Quest’anno siamo andati in crisi, per esempio, sulle spinte: ovvero sulla soggettività, su episodi che derivano dall’interpretazione e sulla sensibilità differente del Var. E’ impossibile uniformare ciò che di natura è soggettiva. Sui falli di mano, invece, siamo su un’ottima linea e dobbiamo continuare così”.

Gasperini: “C’è una guerra tra arbitri e varisti. Di Bello? È un gran maleducato”. Pioli: “Partita cambiata su un rigore che non c’era”

Il trend della Serie A e del Var nelle ultime tre stagioni

Rocchi ha poi illustrato alcuni dati che fanno riferimento alle ultime tre stagioni. Una media espulsioni che si sta alzando, i minuti effettivi di gioco che si sono abbassasti specialmente nelle ultime due giornate. “Abbiamo troppe persone in campo, sono pericolose. Le panchine aggiuntive sono momenti di tensione in più”, ha detto ancora Rocchi. Nell’ultima giornata si sono verificati 55 check al Var (40 nella giornata 18), con una media dei check al Var che è passata da 4.97 nel 2021/22 a 5.21 nel 2023/24 passando anche dal picco di 5.59 la scorsa stagione. Nell’ultima giornata gli interventi al Var sono stati 6, alzando la media, e la media degli interventi al Var nelle ultime tre stagioni si è costantemente alzata: da 0.31 a 0.41 attuali. Rispetto agli altri grandi campionati, questo numero è in linea con la Liga spagnola e con la Bundesliga (così come la Champions) ma è nettamente più alto rispetto alla Premier League (0.23), modello di riferimento per Rocchi per il suo sviluppo gara. Sono stati 989 i check in Serie A fino a questo momento e oltre la metà hanno riguardato la regolarità di un gol. 50 interventi per l’On-field review, con 8 errori complessivi ma anche oltre il 90% in meno di errori grazie proprio al Var.

“No alle coppie fisse tra arbitri e Var”

Poi su alcuni casi specifici, Rocchi ha precisato che in Sassuolo-Fiorentina la rete di Thorstvedt (annullata dal Var) era regolarissima e che dunque rappresenta un errore da parte del gruppo arbitri. Sulle discussioni della panchina aggiuntiva della Roma, ha detto: “Non sta diventando un problema ma se lo diventasse, abbiamo gli strumenti per affrontarlo. Arbitrare certe gare sporche non è facile. Non ho mai sentito dire da un nostro arbitro “sei una persona di merda”. Se qualcuno non ha dato la mano a un allenatore, mi dispiace ma non penso sia accaduto da parte nostra”. Il riferimento è al tecnico dell’Atalanta, Gasperini. A proposito, Rocchi commenta sugli allenatori in generale: “Cerco sempre di studiare Mourinho, ha ottenuto risultati incredibili nella sua storia. Così come cerco di imparare qualcosa da tutti: Mourinho, Allegri, Gasperini, Pioli. Dopo la partita devo ammettere che sono persone pericolose, perché prese dal momento e ancora a caldo. Perché poi in realtà le conosco e distanti dalla gara sono altre persone, differenti da quelle post gara”. Sulla rotazione degli arbitri: “Non abbiamo mai messo, quest’anno, più di quattro volte un arbitro per una squadra. Tutti devono ruotare, per far crescere il gruppo ed è per questo che non vorrei formare coppie fisse tra arbitro e Var”.

Le parole del presidente AIA, Carlo Pacifici

Bilancio anche nelle parole del presidente AIA, Carlo Pacifici: “Non capisco questa continuità di attacchi verso la classe arbitrale, sono personalmente soddisfatto di quel che stiamo facendo, del percorso col Var, con un investimento importante. Stiamo costituendo un bel gruppo attraverso un lavoro a Lissone davvero importante con un investimento anche sul mental training fatto quest’anno. C’è un riconoscimento della qualità del lavoro che stiamo facendo in Italia anche in Europa. Sono dispiaciuto perché viene fuori il messaggio che il problema siano gli arbitri italiani: dobbiamo tutti assumerci le nostre responsabilità ma solo da una parte c’è questa assunzione. Devo sottolineare anche alcuni atteggiamenti in campo e fuori che non sono accettabili. Ho visto Henry e il suo post dopo aver sbagliato il rigore e sono d’accordo: tutti possono sbagliare ma quegli attacchi non si possono accettare”. Poi aggiunge: “Stiamo lavorando molto sui giovani, che rappresentano il futuro. Sento tante ipotesi, siamo diventati tutti varisti giudicando in tempo reale l’episodio senza capirne la dinamica. Mi dispiace perché sullo stesso episodio leggo interpretazioni differenti. Stiamo lavorando molto sull’uniformità, è il nostro impegno. Lavoriamo a testa bassa, senza essere travolti da critiche e polemiche. C’è chi chiede maggiore intervento Var, chi meno. Abbiamo fatto incontro con quasi tutti gli allenatori e il messaggio che ci è arrivato da loro è di intervenire meno, con una scelta sempre più diretta sul campo. Poi leggiamo le affermazioni dopo la partita e si chiede esattamente il contrario. Leggere un’affermazione di un giornalista importante che mette in discussione la sostituzione di Piccinini con Fabbri pensando a chissà quale complotto, quando c’era una situazione di famiglia importante della quale tenere conto come un lutto, è pesante. Così come la sua strumentalizzazione. Non c’è nessun complotto, nessun disegno dietro tutto questo. Prendiamo spunto dai nostri errori per migliorare”.

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