Si finge avvocata per poche centinaia di euro di onorario, figlia di Verdini patteggia la pena

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Spacciandosi per avvocata, ha fabbricato una sentenza del tribunale del lavoro per farsi pagare poche centinaia di onorario dalla cliente, una badante di 62 anni di origine romena.

Con questa accusa Diletta Chiara Verdini, figlia dell’ex senatore di Ala Denis e sorella di Francesca, compagna del vicepremier Matteo Salvini, ha patteggiato una pena a un anno di reclusione.

Verdini, secondo la ricostruzione, aveva accettato l’incarico pur non essendo iscritta all’albo, e da quel momento, non potendo presentarsi alle udienze, avrebbe portato consapevolmente il processo su un binario morto. Alla cliente avrebbe però rassicurato sul buon esito della causa, annunciandole un risarcimento da alcune migliaia di euro e arrivando anche a consegnarle una falsa sentenza. A scoprire il presunto raggiro è stato l’avvocato Mattia Alfano, cui la badante si era rivolta perché esasperata dai continui rinvii sul pagamento. Dopo essersi accorto di palesi incongruenze nella sentenza del tribunale del lavoro, l’avvocato ha deciso di vederci chiaro e ha scoperto che Diletta Verdini non era neanche iscritta all’albo degli avvocati. Inevitabile la denuncia.

Il caso era finito su Le Iene

Il caso era finito anche al centro di un servizio del programma televisivo Le Iene, in cui Verdini (presentata come “figlia di un politico” e oscurata in volto), messa alle strette, aveva finito per chiedere scusa alla cliente. Scivolando però in una frase particolarmente infelice: “Io non posso essere mandata in onda, mi fate fare una figura di m. come faccio… vi pago”. Poi il processo, e, alla fine, il patteggiamento. Con conseguente, altra beffa per la vittima: “Non ritengo giusto che una vittima non abbia alcun tipo di risarcimento – commenta l’avvocato Alfano – che si possa patteggiare una pena senza conseguenze concrete. Nessuno ha pensato non solo a risarcire il danno ma neppure a darne una riparazione, non permettendo alla persona offesa la partecipazione al processo. Si è dato l’ennesimo schiaffo a una donna che già ha subito con estrema sofferenza tutta la vicenda”.

Continuano dunque le vicende giudiziarie dei Verdini. Solo poche settimane fa, Denis era finito di nuovo in carcere per non aver rispettato le prescrizioni della detenzione domiciliare, legate alle condanne per bancarotta rimediate a Firenze. Lo stesso politico toscano è coinvolto nello scandalo delle commesse Anas, per il quale è stato arrestato (ai domiciliari) il figlio Tommaso.

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