Siccità, moria di uccelli acquatici sulle spiagge di Desenzano del Garda. Il Wwf: “Forse intossicati dal botulino”

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L’ultimo esemplare di oca egiziana, diversi germani reali, ma anche 2 cigni e alcuni gabbiani sono stati trovati morti o in agonia nel Basso lago di Garda, soprattutto a Desenzano del Garda (Brescia). A causare negli ultimi giorni la moria di questi uccelli acquatici sembrerebbe la tossina botulinica di tipo C, che colpisce principalmente i volatili. È questo il parere degli esperti dell’Agenzia locale di Tutela della Salute (Ats), prontamente intervenuti per il recupero delle carcasse, in seguito alla segnalazione dei volontari di Wwf Bergamo-Brescia presso la spiaggia di una struttura a Rivoltella a Desenzano del Garda.

“Quella che era un’isola felice per gli uccelli acquatici, che stazionavano indisturbati dalla presenza umana, da pochi giorni si è trasformata in un cimitero” – racconta Paolo Zanollo, sub della sezione locale del Wwf -. L’ipotesi è che “in alcune spiagge o canali immissari, da Desenzano a Sirmione, il livello dell’acqua sia così basso da stagnare – aggiunge l’esperto -. Questa stagnazione delle acque, dovuta all’assenza prolungata di piogge e al caldo, favorirebbe la produzione del botulino da parte del batterio Clostridium botulinum”. La conferma, però, che questo sia realmente il motivo arriverà nei prossimi giorni da Ats: “Solo il risultato delle analisi ci spiegherà cosa sta accadendo – spiega Zanollo -. Lo scenario è drammatico, non solo per la morte di questi animali, ma anche per il rischio che altri possano contagiarsi”.

Quando il batterio colpisce gli uccelli acquatici, “questi mostrano criticità a livello neurologico – sottolinea l’esperto – e, dopo qualche ora di agonia, muoiono”. Insomma, si tratterebbe di vittime del cambiamento climatico. “Fare un bilancio non è ancora semplice – racconta il referente di Wwf Bergamo-Brescia -. Se pensiamo al passato, qualche evento simile, a causa di periodi di secca, si era già verificato in zona, ma mai di queste proporzioni”. Quindi, in attesa del riscontro delle analisi, “noi volontari controlleremo periodicamente le zone più a rischio, ma la speranza è che presto arrivi un po’ di pioggia e il livello del lago torni alla normalità .

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