Suicidio Ruffino, la Sif Italia a giugno comprò 1,7 milioni di azioni Visibilia: i pm indagano sulle ultime mosse finanziarie del manager

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In meno di una settimana, tra il 9 e il 14 giugno, la Sif Italia guidata da Luca Giuseppe Reale Ruffino – l’imprenditore morto suicida il 5 agosto a Milano – ha comprato quasi 1,7 milioni di azioni di Visibilia, la società che lo stesso manager aveva rilevato dopo la gestione della ministra del Turismo Daniela Santanché e che stava cercando di risollevare nonostante i guai che l’hanno travolta negli ultimi anni. Vero è che al momento del maxi acquisto le azioni valevano appena 20 centesimi ciascuna (oggi il titolo è a 1,30 euro), e che quindi l’esborso è stato di poco più di 300mila euro, ma è un altro segnale che dimostra come il re delle amministrazioni condominiali continuasse a scommettere su una barca che solo pochi mesi prima stava per affondare. La lente degli investigatori si concentra anche su questi nuovi documenti nell’ambito della ricerca di un movente che possa spiegare perché il sessantenne si è tolto la vita.

L’acquisto di 1,7 milioni di azioni Visibilia

Le comunicazioni al pubblico (“internal dealing”) pubblicate sul sito di Visibilia Editore solo a cavallo di Ferragosto si riferiscono a operazioni effettuate tra il 9 e il 14 giugno: in quel periodo, la Sif acquista 1 milione e 682 mila azioni. Ruffino e il suo colosso che gestisce condomini continueranno in realtà ad acquistare titoli anche fra il 3 e il 4 agosto, cioè nelle ore precedenti al suicidio del manager. Il precedente 2 agosto era successa un’altra cosa: durante l’ultimo consiglio di amministrazione di Visibilia erano state affidate deleghe operative a un altro consigliere, Alberto Campagnoli. Una mossa a “sorpresa” secondo alcuni, tenuto conto del carattere decisionista di Ruffino.

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Da Sif a Visibilia, i movimenti di capitale

Un fatto sembra ormai chiaro: una parte delle risorse di Sif – il colosso guidato da Ruffino – andava verso Visibilia Editore, di cui lo stesso Ruffino era amministratore unico (nonché presidente della holding). E questo nonostante il core business delle due società fosse decisamente diverso: amministrazioni condominiali da una parte, giornali e riviste dall’altra. C’è un aspetto in più, sottolineato da un approfondimento di MilanoToday: lo scorso marzo Oxy Capital, società con sede a Lisbona e un ufficio a Milano, ha acquistato il 28% del capitale di Sif piazzando anche un suo uomo nel cda. Dalla vendita delle sue quote, Ruffino ha incassato sei milioni di euro. Negli stessi mesi in cui investiva per cercare di salvare Visibilia. Tra l’altro, scrive il quotidiano online, per quell’operazione Oxy si è appoggiata all’importante studio legale Lca, che tra i suoi partner annovera due legali di Santanché.

Domande (ancora) senza risposta

L’inchiesta per far luce sulla morte di Ruffino – seguita dalla pm Maria Giuseppina Gravina e dall’aggiunto Laura Pedio, che coordinano il lavoro della squadra Mobile guidata da Marco Calì – va avanti. Anche perché i punti interrogativi non mancano. A giorni è previsto un nuovo sopralluogo nell’appartamento dov’è stato trovato il manager. In particolare si analizzeranno le (tante) cicche di sigarette trovate in casa, anche per capire se qualcun altro sia entrato nell’abitazione: dai primi riscontri questa circostanza pare esclusa. L’analisi del cellulare e dei documenti societari – in campo c’è anche la Guardia di Finanza – servirà a scavare tra le ultime comunicazioni del manager. Per provare a rispondere a molte domande ancora senza risposta.
 

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