MILANO – Governo e mondo delle imprese provano a sedersi intorno al tavolo per sciogliere il nodo dei bonus edilizi dopo lo stop improvviso da parte dell’esecutivo a cessione del credito e sconto in fattura per i nuovi lavori. Le aziende chiedono soprattutto un intervento per smaltire i 15 miliardi di crediti rimasti incagliati, in pancia alle imprese (o ai singoli cittadini) e ora senza acquirenti.
“Mi aspetto ascolto alle nostre proposte e risposte rapidissime perchè non c’è più tempo”. ha detto la presidente dell’Ance Federica Brancaccio arrivando a Palazzo Chigi per il tavolo. A chi le chiedeva cosa proporrà al tavolo ha spiegato: “Sblocco dei crediti pregressi e una proposta sostenibile e stabile per il futuro”.
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Confedilizia: “Attenuare blocco cessione dei crediti”
“Confedilizia non pretende che si continui quel sistema che è in atto che si dimostra essere non sostenibile, però chiediamo che ci possa essere un’attenuazione del blocco totale del cessione del credito”, ha detto Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia, entrando a palazzo Chigi. Confedilizia chiede di mantenere il “sisma bonus e quello per l’eliminazione delle barriere architettoniche, così come”, ha detto Spaziani Testa, “chiediamo che per i proprietari si possa trasformare la detrazione in credito d’imposta quindi loro possano utilizzarla come credito cosa che non creerebbe problemi di Cessioni e di movimenti dei crediti stessi”.
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