Taylor Swift, X blocca le ricerche dopo le false immagini di nudo create con intelligenza artificiale

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Taylor Swift vittima del deepfake. False foto a luci rosse dell’artista, generate con l’intelligenza artificiale, hanno invaso i social diventando virali su X e su altre piattaforme online. Le immagini hanno cominciato a circolare nei giorni scorsi con milioni di visualizzazioni in tutto il mondo, provocando la mobilitazione dei fan della cantante, vittima di un problema che le piattaforme tecnologiche e i gruppi antiabuso faticano a risolvere. Taylor Swift è apparentemente sconvolta dalla violazione della sua immagine, mentre membri del Congresso americano hanno raddoppiato gli appelli per la penalizzazione della condivisione di falsi pornografici non consensuali come questi.

La mobilitazione dei fan #ProtectTaylorSwift

Le foto sono apparse pochi giorni fa e si sono diffuse rapidamente su X prima che gli account che le facevano circolare venissero chiusi. I fan della popstar si sono rapidamente mobilitati, lanciando una controffensiva sulla stessa piattaforma con l’hashtag #ProtectTaylorSwift, per sommergere le immagini incriminate rendendole difficile da trovare.

Le false immagini diventate virali

Il gruppo di rilevamento deepfake Reality Defender ha detto di avere monitorato un diluvio di materiale pornografico non consensuale raffigurante Swift, in particolare su X. Alcune immagini sono arrivate anche su Facebook e altre piattaforme social. Secondo Reality Defender, al 90% le immagini sono state create usando una tecnologia di intelligenza artificiale accessibile su oltre 100 mila app e in grado di creare i cosiddetti deepfake in cui le persone ritratte fanno o dicono cose con cui non hanno nulla a che fare. “Sfortunatamente, si sono diffuse a milioni e milioni di utenti, prima di essere rimosse”, ha detto Mason Allen, responsabile dello sviluppo di Reality Defender. I ricercatori hanno trovato almeno una ventina di immagini, generate dall’intelligenza artificiale. Le più condivise erano legate al football, probabilmente in riferimento al fidanzato della cantante, il giocatore dei Kansas City Chiefs, Travis Kelce.

Il problema deepfake

Il timore è che i deepfake stiano diventando una potente fonte di disinformazione permettendo a chiunque di creare immagini porno non consensuali o di imbarazzare personaggi della politica. L’intelligenza artificiale è stata usata ad esempio per creare false ‘robocall’ (telefonate registrate automatiche) del presidente Joe Biden durante del primarie del New Hampshire mentre una falsa Swift in questi giorni è apparsa in spot promozionali di utensili da cucina.

I provvedimenti di X

Solo ora che le immagini sessualmente esplicite generate dall’intelligenza artificiale sono diventate virali, X, il social network di proprietà di Elon Musk per cercare di rallentare la diffusione delle false foto ha bloccato le ricerche che includono il testo ‘Taylor Swift’. Per quanto riguarda la modifica per bloccare le ricerche di Taylor Swift, il capo delle operazioni aziendali di X, Joe Benarroch, ha dichiarato al Wall Street Journal: “Questa è un’azione temporanea e viene eseguita con molta cautela poiché diamo priorità alla sicurezza su questo problema”.

In precedenza X, interpellato dall’Associated Press per un commento, ha rimandato a un post pubblicato venerdì mattina in cui si afferma che l’azienda vieta severamente la condivisione di immagini di nudo non consensuali sulla sua piattaforma. L’azienda ha anche ridotto drasticamente i suoi team di moderazione dei contenuti da quando Elon Musk ha rilevato la piattaforma nel 2022. “I nostri team stanno rimuovendo attivamente tutte le immagini identificate e adottando le azioni appropriate contro gli account responsabili della loro pubblicazione”, ha scritto X nel post. “Stiamo monitorando attentamente la situazione per garantire che eventuali ulteriori violazioni vengano immediatamente affrontate e che il contenuto venga rimosso”. Nel frattempo, Meta, proprietaria di Facebook, ha dichiarato in una nota di condannare fermamente “il contenuto apparso su diversi servizi Internet” e di aver lavorato per rimuoverlo. “Continuiamo a monitorare le nostre piattaforme per questi contenuti in violazione e adotteremo le misure appropriate secondo necessità”, ha affermato l’azienda.

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