Tv, la beffa sui monti liguri: il segnale Rai sparisce se non c’è il sole, l’impianto di trasmissione funziona a pannelli solari

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«Non riusciamo a vedere la Rai, ma tanto il canone lo abbiamo già pagato». Questo è soltanto uno dei numerosi sfoghi da parte degli abitanti della Val d’Aveto, nell’entroterra ligure, che dall’anno scorso lamentano problemi con il segnale Rai, problemi che si sono moltiplicati da un mese a questa parte. I Comuni di Santo Stefano e Rezzoaglio sono perlopiù composti da persone anziane che accendono la televisione per compagnia, svago e ovviamente per informarsi. Peccato che con il cambio di stagione sia diventato sempre più difficile guardare i canali Rai a causa delle notti sempre più lunghe e delle giornate inevitabilmente più nuvolose. Sì perché l’impianto di trasmissione funziona grazie ai pannelli solari e quindi in caso di pioggia o semplicemente di nuvole, guardare la Tv è diventata un’impresa per gli abitanti di molte frazioni che devono sperare in giornate soleggiate e adattarsi a spegnere la televisione (o comunque rinunciare alla Rai) prima che calino le tenebre. «Durante gli anni Ottanta, a causa delle continue scariche di fulmini in paese, la Rai ha dovuto abbandonare la linea elettrica distrutta dai fulmini e ha installato un impianto fotovoltaico», raccontano alcuni abitanti di Villanoce, la frazione di Rezzoaglio in cui si trova l’impianto che copre quasi interamente il segnale dei due Comuni.

Addirittura era stata fatta una raccolta firme, proprio a metà degli anni Ottanta, perché le scariche avevano provocato grossi danni agli edifici del paese, fortunatamente senza coinvolgere nessuna persona. I problemi comunque sono cominciati l’anno scorso con l’ulteriore passaggio al digitale: «Forse le apparecchiature consumano più energia, forse non sono stati sostituiti tutti i pannelli, fatto sta che durante le notti e le giornate di pioggia la Rai spariva». A metà dicembre 2022 gli abitanti hanno sporto numerosi reclami, compresi i sindaci Marcello Roncoli e Giuseppe Tassi. Ed effettivamente l’intervento da parte dei tecnici c’è stato: in prossimità della cappelletta di Villanoce sono stati tagliati gli abeti per dare più luce ai pannelli. Ma nell’ultimo mese i problemi sono tornati: «Dopo le 20 non si vede più, idem nella giornate di brutto tempo».

Il problema sta esasperando la popolazione, soprattutto perché l’impianto non è allarmato e quindi per quanto riguarda i malfunzionamenti si basa soltanto sulle segnalazioni delle persone. «La Val d’Aveto è popolata da persone anziane – continuano gli abitanti che hanno scelto di rivolgersi alla stampa per riuscire a risolvere il problema – e non tutte sono in grado di bypassare il problema collegandosi ad internet o protestando con la Rai». Senza contare che in questa parte di entroterra gli unici canali visibili, quando lo sono, sono solo i primi quattro. Tutto il bouquet di canali Rai che chiunque lungo la costa è in grado di guardare, non è mai stato caricato.

A questo si aggiungono i problemi ricorrenti alle linee telefoniche, in ordine di tempo il più eclatante è stato quello provocato dalla frana che si è abbattuta sulla 586 all’ingresso di Rezzoaglio. Le persone sono state senza canali Rai e senza segnale telefonico, l’ennesimo disservizio per una valle che cerca faticosamente di resistere allo spopolamento e alle difficoltà che riguardano viabilità e appunto, le continue mancanze di servizi.

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