Cresce ancora la tensione sui titoli di Stato europei e in particolare su quelli dei Paesi maggiormente esposti alla speculazione, con lo spread tra Btp e Bund tedeschi a 10 anni che è tornato sopra la soglia psicologica dei 200 punti base, esattamente a quota 202.
Il livello non era raggiunto da fine giugno, con il picco recente che è stato registrato il 14 giugno a 281 punti. Il rendimento del prodotto del Tesoro sale di 17 punti base al 3,3%.
La Borsa di Milano accelera ancora, in linea con gli altri listini europei. Il Ftse Mib guadagna il 3,05% a 21.552 punti. A Piazza Affari corrono l’energia, le banche e le auto.
La volatilità sui mercati finanziari “è elevata rispetto agli standard storici”, e riflette il “persistere di un’inflazione elevata più a lungo” del previsto e “l’incertezza” su entità e ritmo dell’aggiustamento di politica monetaria: lo ha detto Isabel Schnabel, membro del board della Bce, durante la riunione del 9 giugno. Ma nonostante l’elevata volatilità, “né il mercato dei titoli sovrani né di quelli societari hanno visto movimenti eccessivi”. Solo alcuni spread sono saliti: “Sono aumentati maggiormente in Italia e in Grecia, dove il rapporto debito/PIL è più elevato”, mentre “sono aumentati meno in Spagna e Portogallo”.
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