Haiti, terremoto del 7.2: edifici crollati, si temono molte vittime

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Si temono molte vittime ad Haiti dopo che un violento terremoto di magnitudo 7.2 della scala Richter ha causato il crollo di case, mentre ha scosso gli edifici in tutto il Paese. E’ scattato anche un allarme Tsunami, poi rientrato. Video e foto condivisi on line mostrano gravi danni agli edifici e auto schiacciate dalla macerie nella città di Jeremie, circa 125 miglia a ovest della capitale Port-au-Prince. Un video mostra scene di terrore a Les Cayes, dove un edificio è crollato. Secondo la protezione civile, citata dal sito Haiti Libre, a Jeremie ci sono almeno due vittime accertate, ma l’Usgs, il servizio geologico degli Stati Uniti considera la situazione da allarme rosso e prevede un numero elevato di vittime.

Il sisma è stato registrato alle 8.29 ora locale nel dipartimento di Nippes, con epicentro a 20 chilometri a sud di Petit Trou de Nippes, 121 chilometri a sudovest della capitale Port au Prince. Numerosi edifici sono crollati anche a Les Anglais, Aquinoise e les Cayes. Haiti fu colpita nel gennaio 2010 da un terremoto che secondo le stime causò tra 200 mila e 300.000 morti, altrettanti feriti e 1,5 milioni di sfollati.

L’epicentro del sisma odierno, registrato alle 14.29 in Italia, è stato individuato in mare, a 8 chilometri da Petit Trou de Nippes, cittadina nella zona sudoccidentale del Paese. Le testimonianze raccolte dai media locali parlano di un evento sismico durato diversi secondi. Dal momento della scossa sono interrotte molte delle comunicazioni telefoniche. La scossa e’ stata avvertita anche nella confinante Repubblica Dominicana e nelle isole vicine, a Porto Rico, in Giamaica e alle Bahamas.

Le preoccupazioni delle autorità sono aggravate dall’imminente arrivo sull’isola della tempesta tropicale Grace, atteso per la notte tra lunedì e martedì e che su Haiti potrebbe portare venti fino a 65 chilometri all’ora. Haiti è tra l’altro reduce da una gravissima crisi istituzionale dopo l’omicidio del presidente Moise, ucciso in casa da un commando paramilitare composto da professionisti stranieri, due dei quali di nazionalità americana.

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