A New York cambia la legge: tutti i contatti sessuali violenti saranno equiparati allo stupro

Pubblicità
Pubblicità

NEW YORK – Lo Stato di New York allargherà la definizione legale del reato di stupro, includendo molte forme di contatto sessuale non consenziente. Lo ha annunciato la governatrice democratica Kathy Hochul, che ha firmato la nuova legge destinata a entrare in vigore dall’1 settembre.

L’attuale limite nella definizione di stupro è stato un elemento chiave nel primo processo in cui Donald Trump era accusato di aver violentato la scrittrice Jean Carroll. L’episodio, secondo il racconto della donna, era avvenuto negli anni ’90 nello spogliatoio dei grandi magazzini del lusso Bergdorf Goodman, sulla Fifth Avenue, a Manhattan. Carroll aveva accusato Trump di aver bloccata alla parete del camerino e di averle infilato le dita tra gli slip, e poi di aver provato a penetrarla. L’aggressione, aveva raccontato in aula la scrittrice, era durata circa tre minuti.

Nel processo che si era concluso a New York nel maggio dell’anno scorso, i giurati non avevano riconosciuto il reato di stupro, ma quello di abuso e aggressione sessuale e condannato il tycoon al pagamento di cinque milioni di dollari di risarcimento, per aver accusato pubblicamente Carroll di essersi inventata tutto. Nel secondo processo, concluso la settimana scorsa, e avviato sulla base di nuovi insulti pubblici lanciati da Trump, aggiunti a quelli fatti nei quattro anni precedenti, i giurati hanno condannato l’ex presidente degli Stati Uniti al pagamento di altri 83,3 milioni di dollari, sempre per diffamazione.

Ma l’episodio su cui si è basata la sentenza è rimasto derubricato a aggressione sessuale e non stupro. Se la nuova legge fosse stata già in vigore, Trump avrebbe rischiato un’incriminazione ancora più grave e, probabilmente, avrebbe dovuto versare un risarcimento maggiore.

Usa, il dramma delle donne: 65mila rimaste incinte dopo uno stupro non hanno potuto abortire

Tra pochi mesi, dunque, le vittime di violenze avranno un’arma in più per denunciare i crimini sessuali. L’attuale legge in vigore nello Stato di New York definisce come stupro la “penetrazione vaginale con il pene”. Quella nuova amplia la definizione, includendo i “contatti non consensuali anali, orali e vaginali”. “Il problema – ha spiegato la governatrice, presentando il testo – è che lo stupro è molto difficile da perseguire. Le tecnicalità fisiche confondono i giurati e umiliano le vittime, finendo per creare una zona grigia legale che gli imputati sfruttano a proprio vantaggio”.

Molti Stati definiscono lo stupro in vari modi, tutti considerano un crimine il contatto non consensuale, ma questo non viene equiparato alla violenza sessuale. “Ormai – ha spiegato il senatore democratico e firmatario della legge, Brad Hoylman-Sigal – non possiamo permettere che le nostre leggi ignorino la realtà che molti newyorkesi, in particolare gli appartenenti alla comunità Lgbtq, sperimentano nella vita di tutti i giorni”. “Prima di questo testo – ha aggiunto – molte aggressioni non sarebbero state classificate come stupro. Adesso abbiamo aggiustato quel linguaggio”.

Pubblicità

Pubblicità

Go to Source

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *