Al 18esimo piano della Torre Velasca arriva il primo locale italiano di SushiSamba: cena con vista panoramica nell’edificio rinato

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Il primo ristorante italiano della catena internazionale SushiSamba apre a Milano, e l’indirizzo è spettacolare: la Torre Velasca, quasi pronta dopo un lungo lavoro di restauro. Dopo aver concluso i lavori delle facciate, si stanno ora restaurando gli interni della Velasca: ed è al 18esimo piano che aprirà nella primavera del 2024 uno dei due ristoranti SushiSamba, diventando così il ristorante panoramico più in alto di Milano. L’altro ristorante della catena aprirà invece al primo e secondo piano, con uno spazio di 1.500 metri quadri.

Lo spazio panoramico è una novità: è stato realizzato infatti, grazie a un cambio di destinazione d’uso, in quelli che prima erano i locali per gli impianti tecnici della Torre. Qui, quindi, la catena giappo-brasiliana-peruviana del gruppo Sunset hospitality aprirà il primo indirizzo italiano, portando a Milano la cucina fusion particolare e di alta fascia unita all’intrattenimento e, appunto, alle viste spettacolari, come nei locali di Londra, Las Vegas, Dubai e Doha.

E’ il primo inquilino ufficiale, quindi, mentre si stanno vendendo gli spazi rigenerati: perché se la parte abitativa sarà nella parte alta e più larga della Torre, nel suo tronco ci saranno uffici, ma anche palestre, spa, negozi. Con la possibilità quindi per tutti – e non solo per chi ci abitava o ci lavorava – di entrare in uno degli edifici più noti dell’architettura italiana.

La storica Torre Velasca è oggetto di un’opera di riqualificazione sviluppata da Hines, che ha acquistato l’edificio brutalista progettato negli anni Cinquanta dallo Studio BBPR attraverso HEVF Milan 1, un fondo gestito da Prelios, con Hines Italy in qualità di development manager.”Quando abbiamo iniziato i lavori di restauro avevamo chiaro l’obiettivo di restituire alla città una torre rinnovata e riqualificata in ottica di sostenibilità, di sicurezza e di vivibilità degli spazi nel rispetto del suo inestimabile valore”, spiega Mario Abbadessa, senior managing director e country head di Hines Italy. Il progetto di riqualificazione è curato dallo studio Asti Architetti, in collaborazione con ARS, lo studio CEAS, ESA Enginering e con la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio di Milano, mentre advisor dell’operazione sono CBRE, Colliers e DILS, che si stanno occupando della commercializzazione degli spazi.

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