Alain Delon: “Voglio morire, la vita è finita”

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“Voglio morire, la vita è finita”: queste sarebbero le parole pronunciate da Alain Delon, affetto da un linfoma, lo scorso 20 luglio, durante la visita di un medico generalista presso la storica residenza dell’attore a Douchy, nel sud della Francia. Il dialogo con Delon, 88 anni, fortemente indebolito dopo l’ictus del 2019, “è stato difficile e le risposte poco espressive: a volte annuiva con la testa o sollevava il pollice per confermare una informazione”, avrebbe testimoniato il dottore, secondo quanto rivela mercoledì 24 gennaio il quotidiano Le Parisien.

Il medico si spinge fino ad evocare uno stato di “affaticamento fisico e psichico, con un rischio maggiore di suicidio”. Le Parisien spiega che la visita rientrava nell’ambito di un’indagine (ormai archiviata) avviata dai gendarmi dopo la denuncia per maltrattamenti e circonvenzione di incapace sporta dai suoi tre figli, Anouchka, Anthony e Alain-Fabien, contro Hiromi Rollin, 66 anni, che per molti anni è stata assistente dell’attore e poi sua sedicente ex compagna.

Alain Delon è affetto da un cancro, precisamente un linfoma a evoluzione lenta. L’annuncio sullo stato di salute sempre più preoccupante dell’attore francese arriva dal figlio maggiore, Anthony Delon, con un post su Instagram. Domenica scorsa, Frank Berton, nuovo avvocato di Anouchka Delon, aveva rivelato sull’emittente TF1 che “diversi controlli sull’attore hanno evidenziato una macchia sospetta sul polmone. Erano tutti preoccupati e la malattia in questione è stata confermata”. Voci insistenti sul pessimo stato di salute di Delon circolavano da qualche settimana, ma finora la figlia Anouchka non voleva rendere l’informazione di dominio pubblico.

La conferma del tumore spiega anche la diatriba tra i figli dell’attore in merito alla cura, sospesa la scorsa estate, per effetti collaterali troppo pesanti. “Il trattamento offerto a mio padre nel settembre 2022 è un trattamento sperimentale, ma soprattutto palliativo, e questo è la cosa più importante, perché a mio padre non potevano più essere prescritti trattamenti curativi, come la chemioterapia”, ha detto il figlio maggiore. Alain Delon sarebbe contrario all’accanimento terapeutico, che secondo lui lo indebolirebbe ancora di più. “Alla sua età, la progressione di un linfoma come il suo è molto lenta e questo trattamento gli stava accorciando la vita e perturbando parametri vitali, in particolare i suoi reni che erano gravemente danneggiati. Il mio approccio per fermare questo avvelenamento è stato soprattutto quello di prolungare e facilitare la vita di mio padre, di renderla più dolce per lui, evitando dolori insopportabili”, ha precisato Anthony Delon.

Nel contempo la famiglia è dilaniata da accuse e denunce incrociate da un lato tra i due figli maschi e la sorella, dall’altro tra Alain Delon e i figli maschi. Su consiglio di un naturopata, l’attore consuma quotidianamente succhi di frutta e verdura, oggetto di critiche e commenti perplessi. “Per le sue varie patologie mio padre prende 17 farmaci al giorno, è molto ben seguito in Francia.

“Con queste cure integrative si tratta di compensare la mancanza di ferro”, ha precisato Anthony Delon. Lo stato di salute del padre è uno dei motivi del braccio di ferro familiare, tra da un lato i due figli maschi desiderosi che Delon finisca la sua vita nella storica casa di Douchy (Loiret) e la figlia, che fa di tutto per rimpatriarlo in Svizzera, per cure più mirate dal suo oncologo, in servizio alla clinica dei Genoliers. In realtà Anthony e Alain-Fabien accusano la sorella Anouchka di voler far trasferire il padre a Ginevra per poter evitare alla sua morte il pagamento di una tassa molto costosa in vigore in Francia al momento del decesso. “E’ falso. L’unica cosa che interessa la mia cliente è lo stato di salute di suo padre”, ha replicato l’avvocato Berton. Smentita immediata di Anthony Delon su Instagram, argomentando che l’appartamento di proprietà di “mio padre è abitato da mia sorella e dal marito dal 2018. Quello adiacente alla clinica è stato terminato poco fa, quindi non ci ha mai messo piede finora”.

Per quanto riguarda Hiromi Rollin, i loro rapporti non sono più buoni da diverso tempo, da prima dell’estate. Delon lo avrebbe raccontato a luglio a dei gendarmi della sezione di Orléans, facendo il gesto del “dito medio”, quando gli è stato chiesto del comportamento di Hiromi Rollin. “La Rollin sognava di diventare Madame Delon – avrebbe detto Alain Delon – il suo grande fallimento sono state le nozze. Non smetteva mai di chiedermi di portarla in municipio per sposarla. Non voglio più vederla”. In una sintesi datata 5 dicembre, gli inquirenti scrivono che Alain Delon “è in uno stato di debolezza noto a tutti dal gennaio 2022” mentre si attendono i risultati della perizia medica commissionata nei giorni scorsi dalla giustizia d’Oltralpe, dopo settimane di battaglia mediatica e giudiziaria tra familiari.

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