Amadeus: “Il festival non ha mai promosso odio ma pace e libertà”

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“Il Festival di Sanremo non ha mai promosso odio, ha sempre parlato di inclusione, di libertà. E i cantanti che sono saliti sul palco hanno chiesto la fine della guerra, hanno chiesto la pace. E la guerra da qualsiasi parte è da condannare, non c’è una guerra da un lato o dall’altro, c’è la guerra che va fermata, qualsiasi guerra al mondo va fermata”.

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Così Amadeus ospite di Bruno Vespa a Porta a porta, durante la registrazione della puntata in onda stasera su Rai 1, commenta le polemiche sugli appelli e le repliche sul conflitto in Mediooriente che si sono susseguite prima sul palco dell’Ariston e poi nella puntata di Domenica in su Rai 1 di Ghali e Dargen D’Amico.

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E ancora, prosegue il conduttore: “Mai mi sarei sognato, ma neanche i cantanti, di portare odio, anzi noi portiamo esattamente l’opposto, i ragazzi che vengono in gara lanciano messaggi e appelli di pace, di libertà, di libertà di idee, di pensiero, di uguaglianza di pelle, di valori. Mi sento di dire che nella storia di Sanremo, senza sembrare presuntuoso, in questi anni c’è stato un grande senso di inclusione che va assolutamente rispettato e mai cambiato, sennò torniamo indietro”, conclude Amadeus.

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