Andrea Stramaccioni batte il Campidoglio: la firma sulla multa non è la sua

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Andrea Stramaccioni batte il Campidoglio: la firma sulla notifica della multa non era quella dell’ex allenatore dell’Inter (oggi commentatore per Dazn) ma era palesemente falso.

La vicenda inizia il 15 ottobre 2010, quando il mister prende una multa da 274 euro al volante. Il tecnico non paga e nel giro di poco meno di due mesi – come da prassi – riceve una cartella di pagamento a casa. Sul documento apparentemente c’è la firma di Andrea Stramaccioni. Ma, come racconta il Corriere della Sera, non è la sua.

Passano altri quattro anni e a giugno del 2014 arriva una nuova cartella di pagamento per la stessa multa, che al Comune non risulta ancora saldata. A quel punto Stramaccioni si rivolge al giudice di pace.

L’allenatore ha un documento che attesta l’assenza del verbale nella banca dati del Comune. Il Campidoglio sostiene di aver ragione e in aula porta la consegna della multa controfirmata da Stramaccioni. Tra minacce di denunce e controdenunce per falso, entra in scena un grafologo.

Il test è decisivo: la firma non appartiene ad Andrea Stramaccioni. Qualcuno ha firmato per conto suo, sostituzione di persona. La Corte d’Appello ribalta la sentenza: se in primo grado aveva vinto il Comune, in secondo la vittoria va al tecnico. Con tanto di risarcimento: 24 mila euro sul campo.

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