Aveva negato la strage di Sandy Hook, il complottista Alex Jones deve pagare 4 milioni per diffamazione

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 Ha dovuto abbassare la voce, cambiare toni, spegneree la radio. E ora deve prepararsi a pagare. Alex Jones, la voce del complottismo americano, cospirazionista trumpiano, fondatore del sito InfoWars considerato il centro di gravità delle fake news, ha finito di dire che la strage alla scuola elementare di Sandy Hook è stata inventata per togliere le armi ai cittadini americnai. Ora è stato condannato dal tribunale di Austin a pagare 4,1 milioni di dollari alla famiglia di una delle vittime della strage.

(afp)

Jones aveva ripetutamente sostenuto che il massacro del 2012 era stato una messinscena e, secondo il giudice, le sue teorie hanno causato sofferenze emotive a Scarlett Lewis and Neil Heslin, genitori di Jesse, uno dei 20 bambini uccisi insieme a 6 insegnati nell’istituto di Newtown, Connecticut.

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Nel suo programma radiofonico Jones affermava risoluto e spavaldo, per anni, che la sparatoria a Sandy Hook fu una montatura organizzata da attivisti del controllo delle armi e che i genitori dei bambini erano “attori”. Non importa che dopo  abbia riconosciuto che l’accaduto fosse “vero al 100%”. Perché i giudici hanno stabiliti che lui è “un bugiardo al 100%”. Era stato coinvolto nel Russiagate, era stato bannato da Apple e da molti social perché il linguaggio violava delle linee guide che riguardavano l’hate speech.

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InfoWars ha dichiarato fallimento ad aprile e un’altra società di proprietà di Jones, Free Speech Systems, ha dichiarato fallimento la scorsa settimana.

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