Basilicata, raggiunto l’accordo: il candidato del centrosinistra è Lacerenza. Ma Azione accusa: “Veto di Conte su di noi”

Pubblicità
Pubblicità

BARI — Gli hanno telefonato per chiedergli di correre da presidente della Regione alle tre del pomeriggio, lui usciva dall’ospedale «dopo aver fatto otto interventi chirurgici». Reazione? «Ne ho parlato con mia moglie e i miei due figli, che mi hanno detto: “Vai!”». Così comincia l’avventura politica di Domenico Lacerenza, oculista di fama, 66 anni, direttore di dipartimento all’ospedale San Carlo di Potenza: è il candidato del campo largo per le elezioni in Basilicata del 21 e 22 aprile, ma Azione, il partito di Carlo Calenda, denuncia di essere stato tagliato fuori dall’intesa.

Lo stallo si sblocca dopo mesi di trattative, veti, nomi saltati, il gran rifiuto dell’ex ministro Roberto Speranza. E un estenuante braccio di ferro. Tra Angelo Chiorazzo – il re del Terzo settore che ha fondato un movimento d’ispirazione cattolica, Basilicata Casa Comune, dato in pochi mesi al 15% nei sondaggi – e il Movimento 5Stelle, che gli contestava un possibile conflitto d’interessi in quanto gestore di appalti nella sanità. Il coniglio dal cilindro l’ha estratto il Partito democratico, e in particolare l’ex presidente della Regione Vito De Filippo, suggerendo un nome gradito anche a Chiorazzo – che, rinunciando, ha avuto diritto di prelazione – ma buono anche per i 5Stelle. Perché civico allo stato puro. come lo voleva Giuseppe Conte. Il quale, fanno sapere dal Movimento, «ha molto apprezzato la disponibilità al passo di lato». Non erano veti, i loro, giurano i pentastellati: «Era fondamentale avere una candidatura di elevata qualità». E Lacerenza «è un dirigente medico di grande valore, un’eccellenza».

A sostenerlo ci sono anche l’Alleanza Verdi Sinistra e +Europa. Difficile un recupero di Azione e Italia Viva. Il partito di Matteo Renzi potrebbe sostenere Vito Bardi, presidente uscente, di Forza Italia. Anche Carlo Calenda, che sarà a Matera nel fine settimana, ha espresso apprezzamenti nei confronti di Bardi, era però in trattativa con il centrosinistra e nel pomeriggio di ieri ha sentito Elly Schlein. L’apporto elettorale dei calendiani non va sottovalutato: il loro candidato è Marcello Pittella, ex presidente della Regione e fratello di Gianni, vicepresidente del parlamento europeo dal 2009 al 2014. Ma la notizia dell’accordo su Lacerenza coglie Azione di sorpresa. «Dopo mesi di spettacolo indecoroso e di veti reciproci, hanno scelto – dichiara Pittella – il candidato della coalizione di sinistra, senza confronto. La sinistra ha ormai un leader che dà le carte e si chiama Giuseppe Conte». Il veto del leader M5S nei confronti di Azione, dicono fonti calendiane, «è stato recepito dal Pd». «Vada pure con Bardi, tanto per lui fa lo stesso», tagliano corto fonti pentastellate.

Il volto rassicurante di Lacerenza, originario di Barletta in Puglia ma da venticinque anni in Basilicata, può far breccia soprattutto perché parla del tema su cui punta l’opposizione e in particolare Chiorazzo, il crollo della regione negli indici nazionali sulle cure ospedaliere. Per questo il medico, che con una media di 4.500 interventi all’anno ha trasformato le cliniche di Venosa, Potenza, Melfi e altre città lucane in attrattori di pazienti da fuori regione, è soprattutto un simbolo. Per «offrire – così lo presentano in un comunicato i partiti della coalizione – una sanità di qualità a tutti i cittadini lucani: una sfida essenziale per rilanciare un territorio che ha sofferto profondo disagio per la fruizione del diritto alla salute».

Lui si sente «catapultato» in una dimensione nuova. «Posso puntualizzare che io non ho fatto niente. Hanno ritenuto che la mia figura possa essere espressione di un’idea di buon governo e questo mi carica di responsabilità che spero di riempire di massimi contenuti». Giura di «non aver mai fatto politica prima» e di non avere nemmeno hobby, «tranne il mio lavoro, al quale mi dedico alzandomi alle cinque del mattino per andare a Potenza».

Pubblicità

Pubblicità

Go to Source

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *