Bollette luce, come rientrare nelle Tutele graduali. Oggi è il regime più conveniente

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Per le bollette della luce è ancora tutto aperto: la fine del mercato tutelato è prevista per il prossimo primo luglio e, a quattro mesi dall’appuntamento, c’è tutto il tempo per fare i propri calcoli. Non importa in quale mercato ci si trovi in questo momento. E non è neanche decisivo il fatto di avere più di 75 anni, età oltre la quale si avrà comunque diritto alla tutela in quanto “vulnerabili”.

Premiato chi non sceglie

A rimescolare le carte sono state le aste con cui gli operatori di energia si sono aggiudicati i diversi lotti di clienti, suddivisi in 26 zone geografiche, che a luglio non avranno ancora scelto un operatore di mercato libero. Questi consumatori, che oggi sono all’incirca quattro milioni, finiranno in un regime temporaneo che durerà tre anni: il Servizio a tutele graduali (Stg). La tariffa sarà uguale in tutta Italia, a prezzo indicizzato che varierà mensilmente in base al costo della materia prima all’ingrosso, più un costo fisso mensile, slegato dai consumi. Ed è proprio questa la notizia che arriva dalle aste: perché il “costo fisso” nell’Stg sarà addirittura negativo. In pratica, si tradurrà in uno sconto sulla bolletta che oggi si stima in 73 euro l’anno. Un’indagine di Switcho ha rilevato che, se le Tutele graduali partissero oggi, il risparmio annuo sarebbe di 132 euro rispetto alla tutela della vulnerabilità e di 46 rispetto alla migliore offerta sul mercato libero a prezzo fisso dedicata a chi è in tutela. Sono stime di oggi, e a luglio le cifre potrebbero essere diverse. Dipende anche da quante famiglie, nel frattempo, avranno scelto il mercato libero: più ristretto sarà il bacino di clienti in Tutele graduali, più alta sarà la tariffa. Che comunque sarà più bassa rispetto alla tutela.

Come finire nelle Tutele graduali a luglio

In base a questi calcoli, è probabile che molti consumatori siano ingolositi dal Servizio a tutele graduali. Da ora a luglio fanno ancora in tempo tutti i clienti non vulnerabili e, in alcuni casi, anche quelli vulnerabili. Cerchiamo di capire come fare.

  • Clienti non vulnerabili

Chi al momento è sul mercato libero può chiedere di tornare al servizio di tutela. Una possibilità che da luglio non ci sarà più e che è bene sfruttare il prima possibile: bisogna infatti tenere presente che per concludere un cambio di operatore ci vogliono all’incirca due mesi. Una volta tornati in tutela, da luglio si finirà infatti nel Servizio a tutele graduali. Attenzione, però: come ricorda l’Unione nazionale consumatori bisogna rivolgersi all’esercente che svolge la tutela nel proprio territorio di riferimento (ad esempio a Milano è A2A, a Roma è Acea, a Napoli il Servizio elettrico nazionale). Sul sito di Arera, a questa pagina, basta inserire il proprio comune per scoprire a chi rivolgersi. Chi invece è già in tutela non deve fare nulla.

  • Clienti vulnerabili

Se l’obiettivo è quello di usufruire della tariffa del Servizio a tutele graduali, la domanda da porsi è: in famiglia c’è qualcuno con un’età inferiore ai 75 anni? Se la risposta è no, il margine di manovra è minimo. Se ipotizziamo di essere già in tutela, o si passa al mercato libero (ma a oggi sono pochissime le offerte più economiche) o si rimane immobili e, da luglio, si passerà alla tutela della vulnerabilità, senza nessun cambiamento di tariffa né di operatore. Chi è sul mercato libero, a seconda dell’offerta in corso potrebbe avere convenienza a tornare in tutela. Il consiglio è sempre quello di confrontare le tariffe sul Portale offerte di Arera.

  • Vulnerabili con un non vulnerabile in casa

Se invece nel nucleo familiare c’è qualcuno con un’età inferiore ai 75 anni (quindi non vulnerabile), si può pensare di procedere a una voltura per intestare il contratto a quest’ultimo e solo dopo chiedere di rientrare nel Servizio di maggior tutela. “Purché lo facciate in fretta, in modo da chiudere le due procedure con un anticipo di minimo un mese rispetto alla scadenza del 30 giugno 2024, per evitare disguidi, in modo che al 1° luglio 2024 possiate finire nel Servizio a tutele graduali riservato solo ai non vulnerabili”, precisa l’Unione nazionale consumatori.

  • Risparmio sì, ma non solo

Rientrare nel Servizio a tutele graduali non è detto che sia una buona idea per tutti. Di certo, guardando il costo delle bollette è, al momento, l’opzione più conveniente. Ma sul mercato libero si possono stipulare anche contratti a prezzo fisso: il costo al kilowattora di queste tariffe è più alto rispetto ai contratti indicizzati (com’è la Tutela graduale) ma consente comunque di mettersi al sicuro per uno-due anni e non doversi preoccupare di come va il mercato all’ingrosso. Inoltre, sul mercato libero è possibile reperire offerte ad hoc, ad esempio per chi vuole cambiare la caldaia o installare pannelli fotovoltaici. Non sono ancora molte, ma vale la pena fare una ricerca sul portale dell’Arera.

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