Cannabis, Santori: “Contento di essere denunciato”. Lepore e Bonaccini: “La legge va rispettata”

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BOLOGNA “Sono perché la legge sia rispettata anche quando la si vuole cambiare”. Così il sindaco di Bologna Matteo Lepore, Pd, rompe il silenzio sulle dichiarazioni di Mattia Santori, consigliere comunale con delega al Turismo e alle Politiche giovanili, sempre quota dem, sulla sua coltivazione ‘casalinga’ di cannabis. “Mattia finora ha lavorato bene – dice Lepore – Spero che non voglia sprecare tutto”. Su un’eventuale sfiducia a Santori, per ora Lepore frena: “È un consigliere comunale con delega, quindi sta esercitando il suo diritto di esprimere le sue opinioni”.

Mattia Santori e la cannabis: “La coltivo, la consumo e non alimento la criminalità”

 “Stiamo facendo un percorso nella nostra città che coinvolge esperti sui temi delle sostanze e delle dipendenze – aggiunge il sindaco – C’è poi una proposta di legge in discussione alla Camera che introduce elementi di novità rispetto alla coltivazione della cannabis in casa. Credo che dobbiamo attenerci a questo percorso, senza strappi”.

“È importante continuare sul percorso che ci siamo dati, questo non è il Parlamento – dice ancora Lepore – ma il consiglio comunale”.

“Sulla cannabis, Mattia Santori pone un tema importante che va discusso ed è inutile girare la testa dall’altra parte – così Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia-Romagna, ospite di Timeline su SkyTg24 – : “detto ciò, se le regole non ti piacciono le provi a cambiare, ma finché ci sono vanno rispettate. E anche Santori deve rispettarle”.
 

Santori: “Contento di esser denunciato”

“Denunciando me si denuncia uno Stato che obbliga 6 milioni di consumatori a rivolgersi al mercato nero. Denunciando me si criminalizzano 500mila autocoltivatori che da anni aspettano di essere rappresentati politicamente. Se sarò denunciato mi assumerò le mie responsabilità ma sono ben contento se il mio gesto servirà a smascherare l’ipocrisia latente al dibattito sulla cannabis e ad accendere i fari su un disegno di legge che in molti a destra non vorrebbero neanche votare”. Così Mattia Santori all’Ansa sulle polemiche sulla sua coltivazione ‘casalinga’ di cannabis. E replica al sindaco: con lui “confronto sereno questa mattina”. Santori dice di essere “d’accordo con questa affermazione” ma col suo gesto voleva “porre l’accento sul fatto che l’attuale legge è ingiusta perché ci rende tutti criminali, e se siamo tutti criminali, forse qualcuno ha sbagliato a scriverla”.

“Quando fai un gesto come questo sai a cosa vai incontro – ha detto Santori – Del resto io ho sempre messo il mio corpo, la mia faccia e la mia libertà personale al servizio della politica, lo faccio da quando ho portato 6mila persone in Piazza Maggiore a Bologna, a novembre 2019”.

“Non ho intenzione di dimettermi – ha concluso Santori, che ha ricevuto molte critiche anche per via del suo ruolo di consigliere con delega alle politiche giovanili – La mia attività politica va di pari passo con quella amministrativa: ho diritto ad esprimermi su un dibattito nazionale in corso e, parallelamente, ho il dovere di esercitare il mio impegno amministrativo, cosa che faccio tutti i giorni”.

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