Cina, i colossi del beauty in sofferenza: sulla cosmetica i consumatori puntano ai marchi locali

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MILANO – In Cina suona un piccolo campanello d’allarme per i colossi del settore beauty. Complice il rallentamento economico ma soprattutto un cambio nei comportamenti dei consumatori verso marchi locali, più attenti ai bisogni specifici dei cittadini cinesi, i conti dei big della cosmetica sono destinati ad accusare il colpo. È quanto mette in evidenza la Reuters, che citando un ‘analisi della società Jefferies ha mostrato che le vendite in Cina nel primo semestre sono diminuite dell’8% per la divisione bellezza di LVMH, mentre le vendite di Estée Lauder Companies, che conta sulla Cina per un terzo delle sue attività, sono scese del 12% nello stesso periodo.

Numeri negativi anche per Shiseido, che ha ridotto le previsioni di profitto per l’intero anno a causa del rallentamento della domanda in Cina, e che – ricorda Reuters – è stata anche colpita da un boicottaggio da parte di alcuni consumatori di prodotti giapponesi in seguito al rilascio di acque reflue radioattive trattate in agosto.

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Numeri negativi calibrati peraltro su un 2022 già molto negativo, con i mercati di comsetici e cura della pelle che hanno perso in Cina il 9,5%, secondo i dati di Euromonitor. La risposta delle grandi multinazionali per il momento è stata quella di mettere in campo sconti massicci promozioni durante i momenti di punta dello shopping, come il cosiddetto singles day, strategia che fino ad ora non sembra avere pagato

“I consumatori cinesi sono ancora propensi a spendere per i prodotti ad alta efficacia”, ha dichiarato a Reuters William Lau, amministratore delegato del rivenditore multimarca di prodotti di bellezza Bonnie and Clyde, che vende marchi internazionali di lusso come Chantecaille e 111skin. “Stiamo assistendo a un declassamento dei marchi di lusso e premium , ha aggiunto.

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Non si tratta però soltanto di una scelta all’insegna del risparmio. Il caso più eclatante è quello di Winona, il marchio di prodotti per la cura della pelle sensibile di Botanee Biotech. Il marchio si posiziona su una fascia di prezzo analoga a quella dei grandi marchi come L’Oreal, è noto per combattere l’arrossamento del viso, un problema che secondo la società di marketing iResearch riguarda due quinti delle donne. Gli analisti di CMB International stimano che il fatturato di Botanee crescerà di quasi il 18% quest’anno, raggiungendo i 5,9 miliardi di yuan (824 milioni di dollari), con Winona responsabile della maggior parte di questi guadagni.

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