Colombia, il cane Wilson nei disegni dei bambini ritrovati: “È stato con noi, salvatelo”. Ecco come 70 militari lo stanno cercando

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“Lesly ci ha sorriso, ci ha abbracciato e ci ha raccontato del cane (…) del fatto che si è perso, non sanno dove sia e che è stato con loro per un po’”. Così Astrid Cáceres, direttrice dell’ICBF (Instituto Colombiano de Bienestar Familiar), riporta i racconti dei quattro bambini scomparsi per 40 giorni nella giungla dopo l’incidente aereo su cui viaggiavano.

Nell’ospedale di Bogotà dove sono ricoverati tutti e quattro, Lesly e Soleiny, le più grandi del gruppo con rispettivamente 13 e 9 anni (Tien Noriel ha 5 anni e Cristin solo 1), hanno fatto dei disegni dove c’è anche il cane Wilson. Il cane Pastore belga ndella ormai nota “Operazione Speranza” aveva come obiettivo Cristin, la più piccola, quella che ha compiuto un anno proprio durante quell’incredibile avventura che li ha visti sopravvivere dentro la giungla dal 1° maggio fino al 9 giugno. Lui aveva il compito di fiutarne le tracce e così ha fatto nel migliore dei modi: è stato lui a ritrovare il suo biberon rosa, elemento fondamentale per le ricerche perché poi a pochi metri da quell’oggetto è stato trovato l’aereo totalmente inghiottito dalla giungla fitta come non mai. Poi ha continuato trovando altre tracce importanti: dai resti di frutti di cui i bambini si sono nutriti a magliette, scarpe e altri oggetti che i 4 lasciavano dietro di loro per sperare di essere ritrovati.

Wilson è poi scomparso, disperso nella giungla. Ma lui ha continuato nella sua missione: pochi giorni dopo sono state rilevate delle tracce e, vicino alle impronte di un bambino, probabilmente della piccola Cristin, c’erano quelle di un cane. Lui li ha trovati, li ha accompagnati per un pezzo di strada verso il villaggio dove poi tutti e quattro sono stati trovati. Il generale Pedro Arnulfo Sánchez Suárez, capo del comando congiunto delle operazioni speciali delle forze militari colombiane, racconta: “I bambini ci hanno detto di aver trascorso almeno tre o quattro giorni in compagnia di Wilson e di averlo trovato molto magro e provato”.

Quest’ultimo aspetto probabilmente è dovuto al fatto che Wilson è un cane addestrato alle ricerche e all’attacco, ma non è abituato a vivere dentro la giungla, con tutte le difficoltà che questo comporta a partire dal doversi procacciare del cibo con cui nutrirsi.

Lesly e Soleiny hanno chiesto ai militari di consegnare i loro disegni al conduttore cinofilo di Wilson per chiedere che lo ritrovino e perché quando questo avverrà vogliono che quel cane eroe sappia che lo hanno pensato tanto in questi giorni: nel disegno di Soleiny c’è anche una scritta rivolta al cane dove si legge “Sempre benedetto”. Le due ragazze hanno anche raccontato di aver sentito il messaggio, in lingua huitoto, che nonna Fatima aveva fatto in cui diceva che li stavano cercando e che se avessero visto un cane non avrebbero dovuto aver paura. Dunque il gruppetto di dispersi era consapevole delle ricerche dei soccorritori ma non sapevano dove andare. 

L’ultima volta che Wilson è stato visto viene raccontata a Radio Blu da Carlos Villegas, membro della Protezione Civile;: “L’8 giugno, un giorno prima del ritrovamento dei ragazzi, siamo riusciti a vedere il cane a 30, 40 metri di distanza. Era Wilson. Il mio compagno ha provato ad attirarlo cercando di giocarci, ha provato a chiamarlo per vedere se veniva verso di noi per prenderlo. Lui ci ha guardato, voleva dirci qualcosa, ma il cane si è allontanato e si immerso di nuovo nella giungla”.

Il generale Helder Giraldo, comandante delle Forze Militari, ha dato l’ordine perentorio di seguire le orme del cane: “Un compagno caduto non viene mai abbandonato sul campo di battaglia. L’Operazione Speranza continuerà con la ricerca del nostro cane Wilson, che, inseguendo e le tracce dei bambini, si è allontanato dalle truppe e si è perso”.

Ora sulle sue tracce ci sono 70 militari, guidati da Cristian David Lara Cuarán, che è stato la guida di Wilson per un anno e mezzo, e oltre alle ricerche sono stati messi in preallarmi i veterinari della zona perché, nel caso Wilson venga ritrovato, loro siano pronti a intervenire.

Dopo 5 giorni di ricerche senza risultati, ora la nuova strategia prevede l’impiego di otto quattrozampe femmine in calore che vengono condotte al guinzaglio da addestramento per attirare Wilson. E durante le ricerche i militari stanno lasciando vari contenitori e tubi di plastica con concentrati e acqua in modo che il cane possa trovarli e nutrirsi.

Ritrovare Wilson non è solo una questione militare, ma è diventata una questione di Stato (se non internazionale): sui social sono migliaia di messaggi di incoraggiamento, le richieste di non abbandonarlo e i tanti hashtag creati per tenere alta l’attenzione come #VamosPorWilson e #WilsonHeroeNacional, L”Operazione Speranza’ non può dirsi conclusa fino a quando Wilson non sarà tornato a casa .

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