Elezioni, il Pd vara le liste dei candidati. Letta: “Sacrifici ma non ho fatto tutto da solo”

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“Volevo ricandidare tutti gli uscenti ma era impossibile, quattro anni fa il metodo di chi faceva le liste era: “faccio tutto da solo”. Potevo imporre i miei ma ho cercato di comporre un equilibrio, perché il partito è comunità”. L’annuncio del segretario Pd Enrico Letta arriva al termine di una lunghissima giornata di confronto al Nazareno: la riunione della direzione del Partito Democratico, inizialmente convocata per le 11 di mattina è slittata prima alle 15, poi alle 20 e alle 21,30. Infine la riunione è iniziata dopo le 23 e ha approvato la Delibera per votazione le liste per le elezioni politiche 2022 con 3 contrari e 5 astenuti.

Letta correrà da capolista alla Camera in Lombardia e Veneto, Carlo Cottarelli sarà capolista al Senato a Milano, il virologo Andrea Crisanti sarà candidato capolista nella circoscrizione Europa. Quattro under 35 correranno da capolista, Rachele Scarpa, Cristina Cerroni, Raffaele La Regina, Marco Sarracino.

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Stefano Ceccanti sarà candidato al proporzionale in Toscana al quarto posto, dicono fonti dem, subito smentite però dal diretto interessato. Il dimezzamento del numero dei parlamentari e i meccanismi richiesti dalla legge elettorale hanno reso estremamente complicata la chiusura delle liste e nelle scorse ore non sono mancate polemiche e proteste per la esclusione di alcuni esponenti Dem di prima linea.

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Lo stesso Letta ammette che avrebbe “voluto ricandidare tutti i parlamentari uscenti ma era impossibile a causa del taglio dei parlamentari ma anche per esigenze di rinnovamento”. “Ho chiesto personalmente sacrifici ad alcuni – dice il segretario Dem – mi è pesato tantissimo. Quattro anni fa il metodo di chi faceva le liste era: faccio tutto da solo – continua Letta – io ho cercato di comporre un equilibrio e il rispetto dei territori è stato tra i criteri fondanti delle scelte”. “Termino questo esercizio con un profondo peso sul cuore per i tanti no che ho dovuto dire. Peso politico e umano. Ma la politica è questo: assumersi la responsabilità”.

Esclusi e autoescusi. Tra i big esclusi dalle liste del Pd ci sarebbe anche Luca Lotti. Il suo nome non compare nelle liste dei candidati che correranno nei collegi per elezioni del 25 settembrey, spiegano diversi partecipanti alla Direzione nazionale.  La senatrice Monica Cirinnà ha invece annunciato che rifiutrà la candidatura.”La mia avventura parlamentare finisce qui, domani comunicherò la mia non accettazione della candidatura. Mi hanno proposto un collegio elettorale perdente in due sondaggi, sono territori inidonei ai miei temi e con un forte radicamento della destra. Evidentemente per il Pd si può andare in Parlamento senza di me, è una scelta legittima. Resto nel partito, sono una donna di sinistra ma per fortuna ho altri lavori”.  E ha concluso: “Non ho votato queste liste ma credo che anche altri rinunceranno”.

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