Escursionisti precipitano sulle Apuane, morti una insegnante di musica e il suo cane, ferito gravemente un uomo

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Una donna di 58 anni è morta e un trentenne è rimasto ferito in modo grave dopo essere precipitati durante un’escursione sulle Alpi Apuane. Lo spiega il Sast intervenuto nella serata di ieri 2 aprile sul Monte Cavallo, tra Massa Carrara e Lucca.

L’uomo è in prognosi riservata

L’uomo è in prognosi riservata. Secondo il Sast i due, equipaggiati con indumenti leggeri e che avevano con sé due cani, uno dei quali è morto cadendo a valle, avevano percorso la cresta nord del Monte Cavallo, che parte dalla Foce di Cardeto e che si dirige fino alla vetta, “una via alpinistica non difficile” ma “non banale”. A far scattare le ricerche l’allarme dato dal marito della donna.

L’intervento di soccorso ha coinvolto la stazione di Lucca del Soccorso alpino e speleologico della Toscana, attivato intorno alle 22:45, perchè risultavano dispersi sul Monte Cavallo, seconda cima delle Apuane, la 58enne, originaria della Garfagnana, e il trentenne.

Il marito della donna, spiega il Sast, tramite la app dello smartphone ha fornito ai soccorritori l’ultima posizione, ovvero all’interno del ‘canale dei Lucchesi’ sul versante Nord Est del monte Cavallo, nel comune di Minucciano.

I soccorsi

I tecnici di Lucca hanno trovato subito il trentenne alla base della parete, in avanzato stato di ipotermia, con un trauma alla schiena e con diverse escoriazioni al volto. L’uomo è stato stabilizzato, imbarellato e trasportato a valle dove ad attendere si trovava l’ambulanza arrivata da Castelnuovo Garfagnana con il medico. Dopo essere arrivata all’ospedale di Castelnuovo Garfagnana, il trentenne è stato trasferito con l’elisoccorso fino all’ospedale di Pisa dove è stato ricoverato in prognosi riservata.

La squadra dei soccorritori ha poi continuato la progressione del pendio trovando il corpo della donna in corrispondenza di un masso, all’incirca a metà del canale stesso. La caduta è avvenuta dalla cresta nord del Monte Cavallo, il Sast stima una caduta di circa 150-200 metri. La squadra ha provveduto al trasporto della salma a valle e poi tramite il mezzo del Soccorso alpino fino al campo di Gorfigliano. Il magistrato ha disposto l’autopsia. Il cane sopravvissuto è rimasto bloccato su una cengia erbosa. La via percorsa dagli escursioni non è “difficile ma assolutamente non banale e da non affrontare con calzature inadeguate”, spiega il Sast.

La vittima

La donna si chiamava Giovanna di Nardo, era nata a Villa Collemandina (Lucca) e risiedeva a Viareggio. Era un’insegnante. Francesco Feola il dirigente scolastico del liceo musicale Passaglia di Lucca dove la professoressa Giovanna Di Nardo insegnava flauto, la ricorda così: “Insegnava Flauto al liceo musicale di Lucca, era la referente del liceo musicale della sede di piazza sant’Agostino. Organizzava tutte le attività, era una presenza costante e attiva della scuola. Originaria della Garfagnana era sempre presente. Siamo sconvolti, donna allegra sorridente e propositiva. In quanto insegnante di uno strumento musicale aveva singoli allievi, non intere classi, ma la sua presenza costante era importante per gli studenti, che stamattina,  non appena appresa la notizia, ci hanno chiesto di ricordarla. Abbiamo fatto un raccoglimento nel chiostro con gli allievi, e faremo altre iniziative per ricordarla”.
 

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